
Titolo: Alice non è il paese delle meraviglie
Autrice: Giuditta Ross
Casa Editrice: Hope Edizioni
Genere: Fantasy/Paranormal Romance
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TRAMA
Alice non sa nulla del suo passato, tutto ciò che ha è un presente come cameriera nel pub dell’uomo che le ha fatto da padre negli ultimi cinque anni, un presunto vampirismo, un’amica stramba dai discutibili gusti musicali, un lupo mannaro che è per lei una specie di fidanzato in prova, e poi… lui.
Alistair St. Clare è il tipo d’uomo da cui ogni ragazza si dovrebbe tenere a distanza. Oscuro, ombroso e pericolosamente sexy.
In pratica, irresistibile.
Adagiata in una quotidianità salda ma effimera, Alice non sa che tutto sta per cambiare. Fin quando il castello di carta che le è stato costruito attorno non inizia a crollare, la giovane non immagina che il suo passato sta per reclamarla, modellando di conseguenza il suo futuro.
In un mondo che diventa, di giorno in giorno, sempre più strano, in cui nessuno è realmente quello che appare, Alice dovrà decidere da che parte stare. Divisa tra un amore a cui sembra impossibile opporsi e la scoperta di se stessa, apprende di possedere la capacità di ristabilire le sorti di un intero popolo, grazie al suo sangue. E se quel popolo non ne meritasse neppure una goccia?
RECENSIONE
Semplicemente un libro bellissimo e adorabile come la sua protagonista Alice . E’ il primo libro della trilogia Gli eredi della foglia , infatti correrò a leggere il seguito!
La scrittrice Giuditta Ross ci porta in un mondo paranormale in cui si intrecciano le vite degli umani, delle fate, dei lupi mannari e dei vampiri.
Ce n’è per tutti i gusti! Premetto che non sono amante delle storie fantasy, ma questa l’ho adorata, sono davvero impazzita per questa storia e i suoi protagonisti. Ricca di personaggi affascinanti e curiosi, che ruotano intorno ad Alice , per proteggerla, guidarla ed aiutarla a compiere il suo destino di cui lei non sa o non ricorda nulla..non mancano nemmeno i personaggi negativi, pericolosi e austeri contro i quali dovranno combattere sia Alice che i suoi sostenitori tra cui ovviamente il suo vampiro Allistair.
Lei non sa neanche chi sia esattamente, una vampira anche lei? Non sa nulla del suo passato, non conosce la sua vera famiglia .
Vive in un’antica locanda col proprietario anziano che la custodisce come una nipote, il vecchio Noan, per cui lavora come cameriera. Non sa neanche di vivere tra umani, lupi ed entità soprannaturali. Ben presto però sarà catapultata in questo mondo parallelo e comincerà a conoscere parte della sua storia , del suo passato e comprenderà finalmente il suo vero essere, la sua missione e anche il suo cuore.
Il tutto lungo 458 pagine meravigliose che ci stupiscono ininterrottamente una dopo l’altra.
Un susseguirsi di emozioni diverse tra cui paura , rabbia, incertezza, furia, follia,agonia e dolore ma anche ironia, passione, attrazione, lealtà, amicizia, speranza e felicità.
Personaggi fantastici descritti con vividezza da una penna sapiente. Giuditta Ross ha un’ottima capacità di raccontare e descrivere senza mai cadere in lungaggini noiose, ci tiene sempre attenti e trepidanti attaccati alla lettura . Scrive la storia in terza persona al passato proprio come fosse lei a raccontarcela. Luoghi meravigliosi o paurosi , bellissimi o fatiscenti,ma comunque che ci trascinano in un mondo fantastico o paranormale davvero eccentrico, curioso e memorabile . Una scrittura scorrevole e piacevolissima, dialoghi attuali e moderni che rispecchiano i personaggi ed i relativi ruoli. Spesso incontriamo nomi strani o particolari in riferimento ai personaggi e ai luoghi, così come alcune parole e linguaggi usati dai personaggi stessi.
E’ ambientato quindi in vari posti di un mondo parallelo fantastico, tra cui la locanda del Morto in piedi di Noan dove vive Alice, il mondo fae diviso tra Kouckma e Pietrabuia e un sacco di luoghi immaginati da Giuditta Ross in cui si svolgono le miriadi di vicissitudini dei tanti personaggi. Oltre ad Alice, Allistair il vampiro e il vecchio Noan, spiccano tra tutti i due fae gemelli Rain e Nair, il principe Mo e la banshee Dhu. Le vite di questi nuovi amici di Alice e i loro sentimenti si intrecciano nella trama, posando terreno fertile per i due libri successivi. Non è un racconto interamente incentrato solo sulla protagonista e il suo amante-creatore come tanti, nonostante la storia ruoti intorno ad Alice e alla sua missione, si svelano sentimenti ed emozioni intime anche degli altri personaggi e si assiste a scene e intrecci sia nel presente che nei ricordi degli stessi.
Mi è piaciuto molto questo aspetto della storia che ci permette di conoscere a fondo tutti i personaggi diversi tra loro, ma tutti concatenati dal corso degli eventi.
Alice prende questo nome grazie all’amato Allistair, vampiro antico e forte, dal cuore duro che inspiegabilmente viene attratto in maniera furiosa dall’odore della ragazza che troverà in punto di morte. Le donerà quindi la sua nuova vita sotto forma di vampira, e sarà per sempre legata a lui.
Entrambi sono attratti l’una dall’altro fin da subito, anche se Alice non sa neanche chi sia realmente Allistair. Scoprirà di amarlo oltre che desiderarlo , dopo diversi”incidenti di percorso”
La storia è molto intricata e complicata..ma seducente sotto molti punti di vista .
Il bisogno di sapere chi realmente sia stata Alice prima della mutazione, perché le e’ capitato ciò che l’ha resa una sorta di ibrido. Chi era la sua famiglia, dove viveva, qual è la sua vera missione… sono solo le più importanti domande a cui cerca disperatamente una risposta la giovane e ignara Alice. Allistair le ha cancellato la memoria seppur per il suo bene, ma lei deve sapere e trovare il suo ruolo in questo strano mondo sconosciuto .
Il male non viene dal vampiro, ma si scopre venire proprio dalla terra natia di Alice… da cui lui voleva tenerla nascosta e protetta già da cinque anni.
I suoi nuovi amici e protettori di cui imparerà a fidarsi la guidano tra le battaglie che dovrà affrontare anche in assenza del suo amato vampiro e pian piano verrà tutto a galla, sia il passato che il presente, ogni dubbio verrà risolto e tutto sarà chiaro anche a noi non solo per la “principessa” erede della foglia, fata o Sidhe, mostriciattola o bambolina, ecco alcuni nomi con cui la chiama ognuno di loro. L’unico nome che non verrà mai pronunciato è il suo vero nome di nascita, ormai disperso da quando fu trovata quasi morta o creduta come tale.lo scopriremo nel secondo capitolo? Chissà!
Si dimostrerà una tipetta tosta, buona e altruista, capace di amare e di farsi rispettare, molto determinata e forte nonostante lei si senta sempre fuori luogo o una nullità rispetto a tutti i “giganti” che la circondano in questa nuova vita .
Sono poche le similitudini con il libro di Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie, solamente per quanto riguarda appunto la scelta del nome della protagonista e il perché, e qualche raro richiamo ai personaggi nonché al titolo.Per il resto non ha nulla a che vedere se non che sono entrambi libri fantastici.
Non ha nulla a che vedere neanche con le storie di umani e vampiri a cui siamo abituati, anche le caratteristiche di Allistair sono ben diverse dai soliti vampiri, almeno secondo il mio punto di vista.
Una storia avvincente e intricata che si svela sia a noi lettori che alla stessa Alice solo leggendo fino alla fine.
Non ha un finale aperto, ma ci sarà un seguito grazie ai molti personaggi e storie incrociate ancora da risolvere.
Allego solo alcuni dei molti estratti che mi sono piaciuti:
“Prima di diventare quello che sei ora, eri una giovane Costruttrice di alberi.» Nair si raddrizzò dalla sua posa accasciata e annuì allo sguardo stupito della ragazza. « Costrut- tori sono molto rar e la nostra gente ne ha grande considerazione. Sei nata sotto il segno della Foglia, piccola, con un dono che per i Sidhe è secondo solo a quello che fanno i raggi del sole alla terra. Un Costruttore di alberi può nutrire, con la sua stessa essenza, la vita di una pianta. È il veicolo del potere generativo della terra. Vita, dolcezza. Allo stato puro.”
“Qualcosa di terribile e oscenamente liberatorio si era scatenato in lei e in quel momento lo accettò, per la prima volta, senza riserve. Tra le braccia del suo vampiro si sentì finalmente integra. Non Sidhe, non una Figlia della Foglia, non una quasi vampira o qualunque altra cosa le fosse sembrato di essere. Iei era la perfetta metà di un intero. “
“Alice sospirò e represse un brivido. Di tanto in tanto un sussurro di morte le si affacciava alla mente. Erano passati giorni dalla distruzione di quella pianta orribile e ancora non riusciva a liberarsi dall’eco della sua presenza. Alistair le prese una mano per stringerla tra le sue. «Hai freddo?» «No, pensavo.»
Il vampiro la guardò negli occhi, ma non chiese nulla. Alice gliene fu grata. Non era pronta a parlare di quello.”
“«Casa dolce casa, mostriciattola .» le bisbiglio’ Nair all’orecchio. Alice cercò qualcosa oltre lo stupore, ma nulla giunse a scaldarle l’anima. Neppure quella era casa sua. Forse un tempo lo era stata, ma l’abbraccio forte di un vampiro era, in quel momento, l’unico luogo in cui voleva stare. Perché carolo ci aveva messo tanto a capirlo? «Portatemi da lui» disse piano.”
“«Ora è tutto diverso, Alice, ma non è cambiato niente. Sarò ancora possessivo, folle di desiderio, combattuto. Prima ero zoppo, diviso. Avevo paura. Una paura fottuta di perdere me stesso insieme con te. Mi sono strappato l’anima di dosso per te.»”
Ringrazio ancora tantissimo Hope edizioni Paranormal per l’opportunità e la bellissima box, come sempre vi auguro buona lettura. Orny T.
Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!