
Titolo: Qual è il problema, Myrtle?
Autrice: Alice
Casa editrice: PubMe
Genere: romance
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TRAMA
CADE
Voglio che tutto sia perfetto. La carriera, la vita, persino la mia scrivania ordinata come un tempio zen. E finora, tutto fila liscio. Fino a quando lei —Myrtle Gotobedde — entra nella mia vita e trasforma il mio ufficio in un campo di battaglia di colori, idee folli e caos emotivo.
È brillante, creativa, e con una lingua tagliente che mi spiazza ogni volta. Ah, e ha anche delle cicatrici che non la definiscono, ma che sembrano dirle che non può avere tutto. Ecco, magari dovrei spiegarle che nella mia testa lei ha già tutto. Anche me.
MYRTLE
Lavoro per Cade Fairchild, alias “Signor Perfezione con lo smoking sempre impeccabile e i capelli da copertina”. Lui è il capo che ogni assistente dovrebbe temere: rigido, esigente e — dannazione — di una bellezza imbarazzante.
E io? Sono l’assistente un po’ stramba, un po’ impacciata, quella che arriva in ritardo perché ha troppi pensieri in testa e troppe cicatrici nel cuore. Lui non dovrebbe nemmeno guardarmi. Invece lo fa. Mi guarda come se vedesse oltre ogni mia insicurezza. E questo… questo è un problema. Perché quando Cade mi guarda, mi fa venire voglia di crederci di nuovo.
RECENSIONE
Bentornate Readers!
Ho letto con piacere il libro Qual è il problema Myrtle di Alice edito da PubMe. Un romanzo leggero e spiritoso, forse un po’ prevedibile, ma mi ha intrattenuta per qualche ora.
Il nostro romanzo ha inizio con un colloquio di lavoro. Cade sta cercando una nuova segretaria personale e nel suo ufficio arriva Myrtle, la quale ottiene il colloquio grazie all’intervento di suo zio. Ma diciamo che l‘incontro non si svolge proprio come ci immaginiamo dovrebbe svolgersi un colloquio di lavoro
“Sappiano entrambi che sarà un disastro. Non sono tagliata per questo ruolo. Combinerei solo un sacco di casini. Sono disorganizzata, disordinata, odio stare in mezzo alla gente. Lei non mi piace particolarmente. Trovo che sia spesso scortese e supponente, e che tratti i suoi dipendenti come fossero numeri e non persone” ticchetta con il dito sul mento, mentre io noto le unghie cortissime senza smalto “Ah… e non indosserei mani una gonna corta e un ridicolo tubino nero”. Si ferma e diventa ancora più rossa di prima. Difficile che io rimanga senza parole ma sta succedendo. La fisso esterrefatto.
Si è presentata a un colloquio di lavoro evidenziando i suoi e i miei difetti? Nessuno qui si è mai permesso di fare qualcosa di diverso dall’idolatrarmi, ma so perfettamente cosa dicono alle mie spalle. Non vuole farsi assumere, cosi come io non voglio assumerla. Siamo stati entrambi incastrati da qualcuno.
“perché è venuta qui se non voleva il lavoro? Bastava non presentarsi?”
“Non volevo deludere mio zio, signore. Così penserà che ci abbia messo la buona volontà ma non mi abbia scelta”
Trattengo una risata. “Quindi l’obiettivo è far ricadere la colpa su di me.” Scuoto la testa. Mi sto divertendo. “Il posto è suo signorina Gotobedde”
Myrtle non ha alcuna esperienza in campo lavorativo e si troverà a scontrarsi diverse volte con il suo capo, si caccerà in situazioni che al lettore strapperanno qualche risata mentre a Cade faranno venire qualche mal di testa di troppo, ma giorno dopo giorno lui sembra apprezzarla sempre di più.
Faccio una smorfia e mi seggo, un po’ riluttante. “posso sapere perché devo assistere?”
“Per prendere appunti”
“A scuola ero la più lenta a prendere appunti. Non credo sarei di aiuto”dico con la massima sincerità.
Cade Fairchild ride di cuore. “Non ci posso credere. Ok allora starà ad ascoltare. Ha buona memoria almeno?”
“Purtroppo si”
I personaggi sono abbastanza ben caratterizzati. Scopriamo da subito che Myrtle è un personaggio molto particolare, pieno di manie e paure. Con il passare delle pagine scopriremo anche perché è così complessa: un passato difficile e pesante ha segnato la sua intera vita e piano piano sta cercando di rimettere insieme i pezzi. Proprio a causa del suo passato oggi è una ragazza considerata “stramba” da cui la gente tende a stare alla larga
Sono abituata. Non alle cattiverie, a quelle non ci si abitua.
Sono abituata a nascondere ciò che provo.
Cade invece lo vediamo come un uomo d’affari tutto d’un pezzo incentrato solo sull’obiettivo “lavoro”, ma scopriamo che ha anche un buon cuore, una ottima famiglia alle spalle, sempre presente. Molti personaggi secondari sono infatti parte della famiglia di Cade e inevitabilmente li troveremo molto presenti nella storia.
La trama si svolge a POV alterni, tra Cade e Myrtle. Lo svolgimento della trama, il loro avvicinarsi sempre di più, devo dire che non mi ha convinta al cento per cento. Cade in alcune parti del romanzo mi è sembrato quasi immaturo e sciocco oltre che ottuso.
Scoprendo dall’inizio le mille problematiche psicologiche di Myrtle, il loro avvicinarsi così velocemente l’ho trovato un po’ poco credibile, un po’ troppo frettoloso. Inizia con una dose importante di bagaglio emotivo per Myrtle, in cui vediamo che ha molti blocchi psicologici legati allo stare in mezzo alla gente, ma svaniscono quasi subito. Non ho trovato una crescita da questo punto di vista, ma quasi una guarigione immediata. Avrei apprezzato di più un approfondimento su questo tema. Anche l’amicizia con i personaggi secondari è troppo veloce rispetto all’inquadramento iniziale del personaggio, secondo me, non abbastanza credibile.
Considerando che si tratta però di un romance non ha sicuramente l’obiettivo di approfondire certe tematiche ma è incentrato piuttosto sul rapporto tra Cade e Myrtle, va bene così .
Voi lo avete letto? Fatemi sapere cosa ne pensate
Buona lettura
Simona.
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