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Recensione: Brayshaw High. La ribelle - Meagan Brandy

Titolo: Brayshaw High. La ribelle 

Autrice: Meagan Brandy 

Casa Editrice: Always Publishing

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TRAMA

Tre re contro una ribelle. Il bully romance sfrontato che ti incatenerà.

Raven Carver è ben consapevole di essere la definizione da manuale di “adolescente problematica”.

Cresciuta in un parcheggio per roulotte, con una madre totalmente inadatta, Raven ha imparato l’unica strada possibile: la sopravvivenza, insieme al disprezzo delle regole, all’avversione per le figure autoritarie, alla solitudine autoimposta e alla mancanza totale di fiducia negli altri.

Quando viene prelevata dai servizi sociali e per lei si spalancano i cancelli della Brayshaw High, Raven comunque non riesce a gioire per il rifugio che le è stato offerto. È intenzionata a ricordare sempre a sé stessa da dove proviene.

Presto capisce che nella nuova scuola l’élite dominante è formata da ragazzi ricchi e presuntuosi, che non perdono tempo a farle capire che la Brayshaw non è posto per una come lei. Tra tutti quegli studenti arroganti, è lampante però che a comandare siano tre membri della squadra di basket, talmente legati tra loro da sembrare fratelli e con un’autorità a cui tutti sembrano obbedire, eccetto la nuova arrivata. Non importa quanto Maddoc, Royce e Captain siano sexy, dispotici e con la scuola ai loro piedi, Raven non accetta ordini da nessuno, tantomeno dai re della Brayshaw High.

Le vite dei ragazzi e quella di Raven però cominciano a intrecciarsi in maniera indissolubile, lei riesce a scorgere qualcosa sotto la loro corazza da padroni del mondo e i tre iniziano a considerare lei come parte della loro stramba famiglia. Anche se la tensione fra Maddoc e Raven cresce in modo esponenziale, la ragazza resta comunque salda al proposito di non fidarsi di nessuno.

È quando il passato varca i cancelli della scuola, e una minaccia rischia di rovinare la famiglia che i re della Brayshaw si sono costruiti, che Raven si trova davanti al suo incubo peggiore: si è affezionata a loro e ora è disposta a tutto per salvarli, anche sacrificare se stessa.

 

RECENSIONE

C’era una volta… no oggi non vi parlo di una favola, non vi racconterò di una giovane ragazza in difficoltà pronta ad essere salvata da 3 principi azzurri… oggi parlerò di Raven, di Maddoc, Captain e Royce e di come sono diventati un’unica cosa.

Meagan Brandy con la ribelle ci regala una bellissima e avvincente storia dove al centro di tutto troviamo Raven: giovane ragazza con tante, tantissime cicatrici dovute alla sua infanzia impossibile, vissuta con una mamma prostituta e drogata. Questi anni hanno forgiato il  suo carattere.

E’ una ragazza sfrontata, indipendente, imprevedibile, impavida e coraggiosa. Non è disposta ad abbassare mai la testa o a seguire le regole imposte da altri, per questo si ritrova al centro dell’attenzione non appena messo piede nella nuova scuola.

Maddoc, Royce e Captain sono i re della scuola, giocatori  di basket, gli intoccabili dentro e fuori dal campo. Sono coloro che hanno il potere non accettano ben volentieri i nuovi arrivati, specialmente coloro che ritengono inferiori, tracciano una linea retta tra loro e il resto degli alunni e quando si ritrovano Raven davanti capiscono subito che non riusciranno a piegarla.

“Questa volta, però, e intendo in questo posto, con questi ragazzi nello specifico, ho l’impressione che la faccenda mi porterà ancora più problemi del solito, e anche se ho il forte sospetto che sia proprio ciò che vogliono, io non ho la minima intenzione di piegarmi per nessuno.”

Inizialmente il loro rapporto è di odio, una sfida continua, un voler dimostrare a tutti i costi chi è che comanda ma quando si ritrovano in una situazione pericolosa è proprio Raven che copre loro le spalle: tutto cambia radicalmente.

Raven non viene più vista come nemico ma anzi viene reclamata come la loro ragazza, in particolare da Maddoc.

Freddo, cinico, distaccato e poco incline a dar fiducia agli altri, Maddoc è il leader del gruppo. Grazie al doppio pov abbiamo modo di conoscere un po’ i suoi pensieri, seppur poco chiari.

Maddoc non si lascia andare subito ma quando succede preparatevi per quel che leggerete: non parlo soltanto dei momenti hot che i due condividono ma soprattutto della scena che vede il trio insieme a Raven.

Ed è proprio per questo che non posso non parlare degli altri due personaggi maschili della storia: Captain riflessivo, calmo  e con un segreto che cerca di difendere a tutti i costi  e Royce il buffone del gruppo.

Pensano, si muovono e si comportano come fossero un’unica entità, non sono i soliti bulli a cui siamo abituati anzi…

Mi hanno ricordato fortemente alcuni protagonisti di altri libri, la forza e il potere dei  cavalieri, dei fratelli Royal o del rapporto tra i fratelli Kade e Nate poiché come loro devono affrontare numerosi nemici dovuti al loro potere e alla loro unione!

Ed è proprio nell’affrontare questi nemici che Raven riesce, senza volerlo, a far breccia nel loro gruppo diventandone parte integrante.

“«Probabilmente pensa che ci renderai più forti» replica tornando a fissarmi. «E ha ragione. Lo farai. Lo fai già adesso.»

Sposto gli occhi altrove. «Sono solo… la ragazza che vive dall’altra parte del corridoio, Cap. E chissà quanto durerà.» Lo sento avvicinarsi un po’ di più. «Non è così, lo sai. Sei dei nostri. E Maddoc…» «È come un puzzle a cui mancano i pezzi chiave.»

 

Ho amato ognuno di loro, non mi sento di focalizzarmi soltanto su Maddoc perché gli altri due sono stati importanti quasi quanto lui.

Ma il punto forte di questa storia è lei…Raven!

“Ma la mia armatura è forte, la mia mente e il mio corpo sembrano essere stati concepiti col solo obiettivo di difendermi: lo spirito di autoconservazione è così potente, in me, che penetrare fino ad arrivare al mio cuore è quasi impossibile per chiunque.

La salvezza può essere una rogna, ci toglie la facoltà di scelta prima ancora di decidere cosa sia giusto o intelligente.”

 

Una vera forza della natura che, seppur con le sue numerose cicatrici e il suo non voler mettere radici o creare rapporti, si ritrova a far parte di una nuova ed inaspettata realtà, una sorta di “famiglia”.

La scrittura dell’autrice è a dir poco spettacolare, ha la capacità di scrivere sempre dei capolavori, di travolgerti con i protagonisti e le loro storie.

Non vengono svelati tutti i segreti quindi quando si arriva alla fine del libro si hanno numerose domande senza risposta.

Questo libro termina con un finale aperto quindi mi auguro che la casa editrice la Always publishing  non ci farà aspettare tanto per poter leggere ancora di questo meraviglioso quartetto!

 

 

 

 

 

 

 A presto…

 

Federica F.

 

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