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Recensione: Raggio il leggendario - Gianluca Rabellino

Titolo: Raggio il leggendario

Autore: Gianluca Rabellino

Genere: Libro per bambini

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TRAMA

Una magica avventura illustrata all’insegna dell’amicizia e del coraggio

Raggio è un lupo cresciuto nelle selvagge montagne, ma un sogno lo spinge a lasciare il branco per esplorare il mondo.

Una fenice sarà la sua compagna di viaggio, se in cambio Raggio l’aiuterà a compiere un’importante missione.

Il cammino si rivela pieno di pericoli, un nemico oscuro aspetta nell’ombra!

Il giovane lupo si troverà faccia a faccia con le proprie paure. Riuscirà ad affrontarle con coraggio e determinazione e a superare così ogni ostacolo?

“Raggio il Leggendario” è molto più di un’avventura epica: è una storia di crescita, coraggio e speranza. Attraverso le sue pagine, si viene trasportati in un mondo di magia e mistero.

In questo viaggio straordinario, il giovane lettore imparerà il valore dell’autenticità, della determinazione e dell’amicizia

RECENSIONE

Ciao a tutti

la recensione di oggi è un po’ diversa dal solito e i motivi sono due.

Il primo è che si tratta di un libro per bambini, il secondo motivo è che la recensione è stata fatta insieme ad un ospite d’eccezione, ovvero il mio bambino di 7 anni.

Anche a lui piace tanto leggere quindi quando è arrivata la mail ho preso al volo l’opportunità di condividere con lui la lettura.

Il libro di cui parleremo è Raggio il leggendario di Gianluca Rabellino.

Protagonista di questo libro è Raggio, un lupo considerato diverso dagli altri perché non si accontenta di vivere la sua intera esistenza nei confini della terra dei lupi. A lui piace viaggiare e vedere il mondo e questo lo porta ad allontanarsi e a rimanere solo.

 

 

 

Ha avuto una vita difficile e, poverino, è rimasto  solo e non si fida molto degli altri.  Ha gli occhi tristi e cammina lento. Non perché è debole o ha le zampe corte, ma perché da tanto, troppo  tempo, non ha più amici.  Vi presento Raggio.

 

Raggio non si accontenta e vuole vivere una vita degna di essere vissuta. Non è soddisfatto della vita del branco e ogni volta si allontana sempre di più. Questo ovviamente lo allontana dal branco per giorni e giorni e il gruppo inizia ad escluderlo, fino a che un giorno si allontana per vivere un’avventura.

 

 

Ma, a differenza di tutti gli altri lupi, Raggio ha  sempre sentito dentro di sé qualcosa di diverso: una  strana energia che lo spingeva a guardare lontano.  Non si è mai accontentato di seguire gli altri.  Non che facessero qualcosa di sbagliato, ma  conducevano sempre la stessa vita: cacciare e riposare,  cacciare e ancora riposare.  Per lui tutto ciò non era abbastanza e desiderava  scoprire sempre cose nuove, oltrepassando i limiti  della tenuta dei lupi, per vedere cosa vi fosse oltre.  Aveva la grande curiosità di scoprire tutto quello  che ai suoi occhi era ancora nascosto.  

 

Gli altri lupi accettavano le regole, lui no. Lui non voleva omologarsi ed essere uguale agli altri ed è pronto a restare solo pur di seguire la sua strada.

 

Raccontava loro ciò che non volevano vedere,  solo per paura e tradizione.  I fratelli non capivano, non erano stupidi, ma non  avevano la scintilla nel cuore che lui possedeva.  Anzi, gli dicevano che era un pazzo, e non seguire  le regole, prima o poi, l’avrebbe fatto restare solo.  Ma c’era una cosa che non sapevano di lui: Raggio  non aveva paura di niente, men che meno di rimanere  solo.  L’unica sua paura era di essere uguale agli altri.

 

Una notte, nei suoi sogni, incontra una fenice ed è proprio lei che gli fa intraprendere una nuova avventura.

Tra viaggi nei boschi, un nemico da cui guardarsi le spalle, riuscirà Raggio a compiere la sua leggendaria missione?

Abbiamo iniziato a leggere il libro con molta impazienza, dato che eravamo davvero curiosi. Ma una volta iniziato il libro ci siamo resi conto che secondo noi, era  stato scritto probabilmente per i bambini più grandi. Dico questo perché ho dovuto spiegare tante cose al mio piccolo, pertanto consiglierei la lettura ai bambini dai dieci anni in su.

Verso  la fine, invece, è stato davvero simpatico incontrare anche altri personaggi carini e più adatti alla sua età. Non possiamo anticiparvi ancora altre cose ma vi diciamo che ne valsa la pena. Il libro ci regale un grande insegnamento. Entrambi siamo quindi rimasti soddisfatti perché il libro è stato molto carino da leggere e le immagini anche. Ci  sarebbe piaciuto se le immagini fossero  state  di più perché erano molto simpatiche e molto carine.

Buona lettura

 Terry e G.

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