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Recensione: Il libro delle storie a lieto fine - Sally page

Titolo: Il libro delle storie a lieto fine

Autrice: Sally Page 

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Narrativa contemporanea

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TRAMA

Jo, trentanovenne e single, è appena arrivata a Londra per badare alla ferramenta/cartoleria dello zio Wilbur, che è stato improvvisamente ricoverato per un inizio di demenza senile. 

Appena varcata la soglia del negozio, si perde nei ricordi del passato, di quanto le piacesse andare a trovare lo zio e di quanto si divertisse a giocare tra quaderni e penne stilografiche, che sono la sua passione. 

Non ha alcun dubbio che si troverà bene nelle vesti di cartolaia! Ma ahimè la felicità dura poco, perché Jo ripiomba subito nella tristezza del presente: non riesce a smettere di pensare a James, da cui è stata appena lasciata, e la sua mente è offuscata da questo tarlo di sentirsi una persona ordinaria, che non è mai riuscita a trovare una giusta collocazione nella vita. 

Inoltre, da quando è a Londra, Jo non riesce più a sentire con la stessa frequenza di prima Lucy, la sua migliore amica, e il pensiero di perderla peggiora il suo umore già vacillante.

Per fortuna i simpatici clienti che frequentano la cartoleria aiuteranno presto a distrarla. Soprattutto con Ruth, la reverenda fuggiasca con il suo misterioso segreto, e Malcolm, analista finanziario in pensione con un bizzarro sogno nel cassetto, instaurerà  una bellissima amicizia e con loro condividerà…. bicchieri di vino, visite al cimitero e storie di fantasmi!

E poi c’è Eric “Il Vichingo”, titolare del negozio di ottica di fianco alla cartoleria.

Chissà se ci sarà un lieto fine per la nostra protagonista. James tornerà da lei? O sarà Eric a catturare il cuore di Jo? I rapporti con Lucy si riallacceranno? E soprattutto, Jo riuscirà a trovare “un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto”?

RECENSIONE

Bentrovati amanti della lettura!

Oggi siamo nella (mia) bellissima Londra, più precisamente nel quartiere di Highgate, in un piccolo negozio di cartoleria insieme a Jo, la nostra protagonista nata dalla penna di Sally Page e raccontata ne “Il libro delle storie a lieto fine” (titolo originale: “The book of beginnings”), edito da Newton Compton.

Leggendo la biografia dell’autrice si colgono subito delle similitudini con il libro. Sally ha infatti una grande passione per gli articoli di cancelleria, ma in particolare per le penne stilografiche, guarda caso esattamente come Jo, che arricchisce il negozio dello zio con una varietà di modelli e colori di stilografiche (e accessori vari) di cui ignoravo l’esistenza. 

Qualora foste anche voi degli amanti del genere, andate su Plooms.co.uk, l’azienda fondata dall’autrice stessa. Ho voluto fare questo riferimento perchè l’ho trovato molto curioso.

Vi dico subito che il libro mi è piaciuto molto e penso che leggerò anche l’opera prima della scrittrice, “La custode dei segreti”.

Premetto che amo tutti i libri ambientati in Inghilterra o in Scozia, perciò non poteva che piacermi, a prescindere. Ma questo mix di paturnie della protagonista (sempre mai estremizzate o lagnose), alternate a momenti piu gioiosi e leggeri, hanno reso la lettura agile e coinvolgente e non mi ha mai annoiato.

Bene, entriamo un po’ più nel cuore de “Il libro delle storie a lieto fine”. Scritto con un solo punto di vista in terza persona, racconta in modo cronologico il susseguirsi degli eventi, con un ordine narrativo lineare. La lettura è piacevole e scorrevole. 

Non ho mai incontrato frasi o parti che avrei voluto saltare o che non trovavo coerenti con la trama. Diciamo che non salta di palo in frasca. Le ambientazioni sono descritte nella giusta dose, sufficiente a far capire al lettore dove ci troviamo (in casa, in negozio, al parco, etc…), ma senza perdersi in pagine e pagine per descrivere il colore del cielo (cosa che io detesto).

Jo e i suoi turbamenti sono al centro della scena ma le si affiancano presto altri due co-protagonisti, Ruth e Malcolm, che diventano i suoi supporters, perché la aiutano ad analizzare e capovolgere tutti quegli aspetti della sua vita che la rendono triste. Come James. Forse non è stato un male essere stata lasciata. Come le fa notare Malcolm, James sarà anche stato il suo fidanzato, ma non è mai stato suo amico.

 

“Non era mai stato suo amico, questo è certo. Perché non se n’era accorta? Del resto, si era già imbattuta in persone come James, prima: persone che sostenevano di essere sue “amiche” e che pretendevano tutto da lei (il tempo, l’affetto, le attenzioni), mentre loro erano interessate solo alla

propria vita e non alla sua. La verità è che lei aveva fatto tutto per James, c’era sempre stata per lui. Quando mai lui l’aveva messa al primo posto o aveva pensato a quello che le sarebbe piaciuto fare? Esisteva sempre solo un modo, quello di James Beckford. Perché lo riteneva inaccettabile da un

cosiddetto “amico”, ma lo accettava dal suo compagno?”

E’ stato dolce leggere questo libro perché affronta il tema delle nuove amicizie in modo delicato, quasi sussurrato, senza essere pesante o melenso. E’ emozionante vedere come da caratteri, passioni ed età anagrafiche così diverse possa nascere un’amicizia unica e pura.  

Lo stile della reverenda è molto divertente perché anomalo, non ti aspetti certe frasi o certi atteggiamenti da un ecclesiastico. E’ diretta nei suoi commenti, ma mai offensiva. Malcolm invece ragiona da analista finanziario, dosa le parole e conta fino a 100 prima di dire qualcosa, ma con questo sogno fantasioso nel cassetto spiazza un po’ chi se lo immagina sempre cauto e riflessivo.

C’è una frase ricorrente in tutto il libro:

“Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto”.

A cui si affianca, a tre quarti del racconto:

“Non è mai troppo tardi per essere chi avresti potuto essere (di George Eliot)”.

Sono un po il fil rouge di questa storia basata sull’amicizia e l’amore (volutamente scritti in questo ordine). Riuscirà  Jo a trovare il suo posto e a essere chi vuole essere?

Non voglio spoilerare, ma il libro si intitola “Il libro delle storie a lieto fine”… a buon intenditor poche parole.

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!