L’APPUNTAMENTO IMPOSSIBILE – Susan Hatler, RECENSIONE

Salve readers, questa settimana sembra mi sia fissata con lo stesso tema, a volte mi capita in effetti, di leggere di seguito più storie sulla stessa tematica o con la stessa base, in questo caso il cliché è quello di innamorarsi del fratello o della sorella del migliore amico/a. 

L’appuntamento impossibile di Susan Hatler, risponde quasi alla perfezione a questo stereotipo.

“Mi portai una mano alla cute pulsante sbattendo le palpebre, incapace di credere a ciò che stavo vedendo. O, piuttosto, a chi stavo vedendo, sulla soglia di camera mia: Blake Remington, dopo tanti anni. 

E Blake non era il nerd dai capelli flosci in fondo alle scale di tanti anni prima. I corti capelli castano chiaro erano pettinati all’indietro e acconciati, con delle ciocche che gli ricadevano sulla fronte. 

Era bello dritto e forse persino più alto del ragazzo del college che si era tenuto alla balaustra delle scale levando lo sguardo su di me. 

Aveva le spalle più ampie e i muscoli lungo le braccia un tempo magre adesso erano ben definiti pur attraverso la camicia button down bianco smagliante.”

Hannah, dopo anni riesce finalmente a concretizzare il desiderio di convivere con la sua migliore amica Lucy, ha avuto la promozione che ha sempre desiderato e tutto sembra andare per i verso giusto, se non il fatto che uno dei capi non la ritiene all’altezza del ruolo che riveste e le ha affidato un compito difficile, che se non riuscirà a portare a termine, porrà fine al suo lavoro. Hannah è bella, ma di famiglia modesta, e questo le crea non poche insicurezze, nella vita e nel lavoro.

Blake è un ragazzo di buona famiglia, ha studiato nelle migliori scuole, frequentato le persone “giuste” e fatto sempre tutto ciò che la famiglia riteneva giusto per lui, finché si è reso conto che la sua storia con Cassandra è giunta al termine perché lei non è la persona “giusta” per lui.

“Hannah Griffin, adesso mi dici la verità,” insistette. “Dimmi perché sei triste.”Agitata ed emotivamente prosciugata, allargai le braccia e urlai, “Perché mi piaci.

”Quasi immediatamente rimpiansi di aver pronunciato quelle parole. Non avrei mai dovuto dirglielo. Non avrei mai dovuto ammettere cosa provavo. 

Sarei dovuta montare in macchina e comprare mezzo chilo di gelato per piangermi addosso fino a addormentarmi come una ragazza normale. 

Mi allacciai con orrore le mani sulla faccia mentre Blake mi fissava ammutolito.

“E che c’è di male?” chiese con voce dolce.

“No, voglio dire che mi piaci.” Allargai le dita in tempo per vederlo avanzare attraverso gli occhi offuscati. 

Mi prese i polsi e mi scostò le mani dal viso. Il cuore mi fece un balzo quando se le portò al petto. Sollevò l’angolo della bocca. “Come ho detto, che c’è di male?”

“Cosa…?” Respiravo appena quando si sporse, bloccando la bocca a due centimetri dalla mia, con lo stomaco che mi faceva una piccola capriola. Poi coprì lo spazio tra noi e premette le labbra sulle mie.”

Ritrovarsi vicini di casa dopo cinque anni è stato uno shock che ha riportato a galla sentimenti mai sopiti e mai confessati.

L’appuntamento impossibile è una bella storia, al di là del cliché, è ben scritta, dolce, romantica e leggermente ironica. 

Scritta da un unico Pov, quello di Hannah, risulta molto piacevole da leggere. 

Non ci sono particolari punti di difficoltà per i due ragazzi, ma quelli posti rivelano una morale sulla quale tutti dovremmo riflettere di più: 

accettarsi per ciò che si è, senza farsi influenzare dal giudizio altrui, senza ascoltare chi dice che non siamo abbastanza o che non possiamo ambire ad avere di più, infatti Hannah e Blake troveranno la loro felicità solo quando capiranno questo.

“Signorina Griffin, ho preso la mia decisione.”

Avanzai di un passo. “Davvero? Ma se potesse venire nel mio ufficio lunedì potrei prima parlarle,” dissi, sapendo che stava per dirmi che era escluso che lavorasse con me alla Haskell & Haskell dopo il disastro combinato nel bunker.

“Signorina Griffin,” disse con decisione il signor Livingston. “È la mia decisione finale.”

La musica pulsava attorno a me, il cuore mi martellava contro alla cassa toracica, e per la prima volta in vita mia non dissi nulla. Attesi e basta.

“La assumo,” disse.

L’avevo sentito parlare, ma avevo capito bene? Mi dissi che era impossibile. Non poteva aver detto ciò che pensavo avesse detto. Avevo colpito quella palla un centinaio di volte invano.

Blake si sporse verso il mio orecchio e sussurrò, “Questa è la parte in cui accetti il posto.”

L’appuntamento impossibile è un romanzo rosa breve, una lettura scorrevole che vi consiglio, buona lettura, Jenny.