Revenge – Cara Valli, RECENSIONE

Ciao a tutti.

Ed eccomi qua a parlare del quarto libro della serie medical che ci sta facendo sognare:  Johns Hopkins Medical series 

Siamo arrivati al quarto libro quello scritto da Cara Valli ed è finalmente il turno del direttore strategico Gabriel Black.

Lo abbiamo già conosciuto nei libri precedenti ed eravamo (almeno io lo ero)  curiose di conoscerlo meglio e sapere per quale motivo fosse così freddo e calcolatore.

Finalmente dopo questo libro lo abbiamo scoperto.

Protagonisti di questo nuovo libro sono Gabriel e Soraya.

Soraya è appena stata fatta fuori dall’azienda in cui lavora. Le hanno appena comunicato che è stata sostituita e che deve andarsene.

Mentre si reca nel suo ex ufficio si rende conto che  qualcuno ha già messo tutte le sue cose fuori dallo studio.

Vado diritta verso il mio ex ufficio con l’intenzione di liberarlo da tutto ciò che mi appartiene, ma un cestino su una delle scrivanie attira la mia attenzione e, mentre mi avvicino, riconosco quello che contiene.

Ci sono tutti i miei effetti personali.

Qualcuno ha buttato tutte le mie cose nella spazzatura e poi l’ha abbandonata fuori dalla porta, come se fosse dell’immondizia repellente.

Spalanco l’uscio pronta a inveire contro chiunque abbia osato fare una cosa tanto scorretta, ma le parole scivolano via dalla mia mente come sapone su una lastra di marmo.

Lui, lo sconosciuto del party, si volta sorpreso dal mio ingresso e per un attimo, prima di girarsi del tutto verso di me, i raggi del sole sembrano incendiare i suoi riccioli, donandogli un’aura angelica.

Forse aveva ragione Megan, è veramente un fotomodello ed è qui per parlare di un incarico con il nuovo Direttore.

– Ti richiamo- esclama, togliendosi l’auricolare dall’orecchio.

Persino la sua voce è sensuale, grave ma non troppo, profonda ma senza esagerare, un timbro rotondo dell’intensità giusta per sentirla vibrare ovunque.

– Miss Wright, che piacere inaspettato.

Quando modula le parole, le sue labbra diventano ancora più affascinanti.

– So che l’hanno avvisata del cambio al vertice.

Arrabbiata entra nello studio e riconosce immediatamente lo sconosciuto che aveva incontrato alla festa. Si tratta di Gabriel Black il suo sostituto.

Gabriel Black non è un tipo gentile.  Ha già liberato lo studio di Soraya senza nemmeno darle il tempo di riprendersi della notizia appena avuta.

Lui conosce bene Soraya, sa di chi è figlia.

– È stato lei a gettare le mie cose nella spazzatura?-domando, uscendo dal limbo contemplativo in cui ero finita, rendendomi conto di chi ho davanti.

– Certo.

La sua espressione assume una sfumatura di crudeltà, sorridendomi a labbra strette.

– E non pensa d’essere stato indelicato?

– No, credo d’averle fatto una cortesia. Anzi, adesso che ci penso, dovrebbe proprio ringraziarmi.

– Ringraziarla?

Il suo sorrisino si accentua e l’angelo che sembrava mentre era vicino alla vetrata, è sostituito dal diavolo in persona.

– Certo, il suo paparino non le ha insegnato le buone maniere?

Mi avvicino, appoggio le mani strette a pugno sulla mia ex scrivania e mi sporgo per sibilargli:

– Mio padre mi ha insegnato tante cose, ma su una ha insistito particolarmente. 

Dopo i primi momenti di tensione i due si rendono conto che tra di loro volano scintille.

Soraya è più che decisa ad andarsene il prima possibile da quel luogo. Gabriel invece le propone di restare.

Quest’ufficio ha ancora bisogno di lei- precisa, lasciandomi senza parole.

Vorrebbe che restassi qui, con lui… a che scopo e perché?

Cosa mi sta proponendo?- gli domando solo per riuscire a capire che cosa ha in mente.

– Non ci arriva da sola, Miss Wright? Eppure, in molti la giudicano una donna piena di sagacia.

Che stronzo.

Vorrebbe che lavorassi alle sue dipendenze?- gli domando, anche se non credo sia così stupido da pensare che possa accettare.

– Vedo che non si sbagliavano- afferma, lasciandomi basita. E mi dica, Mister Black, in quale mansione avrebbe intenzione d’inquadrarmi?

Sono così incredula che non riesco neanche a offendermi e neppure a capire perché stia facendo tutto questo.

– Segretaria?- gli domando.

– Dattilografa?- propongo.

– Cameriera? – aggiungo.

Lui continua a osservarmi come se stesse aspettando

un suggerimento diverso.

—

Non si svilisca così, Soraya, sono disposto a offrirle la mansione di mia assistente personale- afferma.

Le darò la stessa risposta che avrei voluto dare al Presidente, prima che mio padre mi esortasse a pensarci- gli dico, afferrando la maniglia.

– La sua proposta se la può ficcare su per il culo.

Sbatto la porta senza aspettare la sua reazione.

Dopo un acceso dibattito Soraya ci ripensa e va a lavorare con Gabriel.

La sua vita lavorativa è un inferno. Lui è pignolo, arrogante ma anche super affascinante.

Riusciranno a mantenere la loro attrazione solo platonica?

Perché Gabriel ha rifiutato un lavoro migliore per andare al Johns Hopkins?

Riusciranno a scoprire chi sta truffando l’ospedale?

Gabriel riuscirà a vendicarsi?

Anche questo libro è stato divorato da me in pochissime ore, sono entrata nella vita di Soraya e Gabriel e nella vita frenetica del  Johns Hopkins. Quanti intrighi e storie racconta un ospedale!

Mi sono piaciuti molto i personaggi, Soraya ha carattere, è testarda.

Gabriel è davvero insopportabile a volte ma alla fine sa farsi perdonare, almeno da Soraya.

Non vi anticipo altro ma sappiate che vale davvero la pena di leggerlo.

Si tratta di una serie davvero esplosiva e non vedo di leggere l’ultimo libro.

Buona lettura

Terry.