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Recensione: Styx, Per te solo io - Tillie Cole

Titolo: Styx, Per te solo io 

Autrice: Tillie Cole

Casa Editrice: Always Publishing 

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TRAMA

Molti anni fa, due bambini provenienti da due mondi agli antipodi si incontrarono per caso e forgiarono un legame immediato e indistruttibile, che avrebbe cambiato per sempre il corso delle loro vite…

L’unico mondo che Salomè abbia mai conosciuto è quello compreso tra i confini recintati della comune che lei chiama casa. Costretta a vivere secondo le rigide regole del Profeta David, a capo del loro culto, e a seguire i suoi dettami religiosi, Salomè è intrappolata in un circolo di soprusi senza alcuna speranza per il futuro. 

La vita che la giovane è abituata a sopportare prende una svolta inaspettata quando un tragico evento sconvolgente le apre una via di fuga dal recinto della comune.

River “Styx” Nash ha un’unica certezza: è nato per indossare la toppa degli Hades Hangmen sulla sua giacca di pelle. Cresciuto nel mondo turbolento dei biker fuorilegge, tra sesso, alcol e Harley, Styx si ritrova inaspettatamente a caricarsi il fardello della carica di presidente del club e a doversi guadagnare il rispetto dei suoi fratelli, così come dei suoi nemici.

Sono i suoi pugni potenti, i silenzi sinistri e l’abilità con la lama che gli fanno ottenere la reputazione di uomo spietato, che è meglio non trovarsi a incrociare nel losco universo delle bande di motociclisti.

In fin di vita, Salomè viene soccorsa per ritrovarsi catapultata in una realtà a lei del tutto sconosciuta, dominata da peccato e incertezza… ed è proprio tra le braccia di Styx e del suo club di bikers che finisce. 

Pur se il motociclista è restio ad avvicinarsi a chiunque, dopo quel salvataggio il ricordo di un incontro mai dimenticato torna prepotente nella sua mente. 

Tanti anni prima, tra lui e quella ragazza dagli occhi di lupo era nato un legame, una connessione che è ancora viva e nessuno riuscirà a spezzare, per quanto insidiosi i pericoli e i nemici potranno rivelarsi.

Una storia epica tra bande di motociclisti, sette religiose e amori tormentati che dà il via a una nuova saga da mozzare il fiato.

RECENSIONE

River Styx Nash è solo un bambino quando incontra per la prima volta Salomè, la bambina con gli occhi da lupo.

Divisi da una barriera i due condividono un momento, suggellato da un casto bacio, che li legherà per tutta la vita.

Lei vive rinchiusa nella Comune in uno spazio delimitato, lui è il Prez, all’età di 26 anni, del più temibile gruppo di motociclisti gli “Hades Hangmen!”

15 anni dopo si rincontrano in circostanze inaspettate!

Mae ha vissuto anni di abusi e violenze, e dopo l’ennesimo episodio di crudeltà finito in tragedia, riesce a scappare dal luogo che considera casa, gravemente ferita si ritrova proprio davanti la Sede Madre degli Hangmen.

Per Styx si tratta di una coincidenza imprevedibile e non riesce minimamente a considerare il rischio di perderla nuovamente a causa delle ferite riportate.

 

«S-se riesci a s-sentirmi, resisti. S-s-vegliati, c-cazzo. Sono q-quindici cazzo di anni che aspetto il tuo ritorno. Non m-morire adesso, mi senti?»

 

Dopo il risveglio Mae riscontra non poche difficoltà nel capire e scoprire il mondo poiché  tutto quello a cui ha creduto sino ad ora si è  rivelata  essere un’ enorme bugia.

Inizia così ad imparare e vivere per davvero ambientandosi sempre di più nella clubhouse degli Hangmen e ad innamorarsi di Styx.

 

Mi aveva fatto sentire al sicuro. Mi aveva distratto dal dolore. Era stato una luce nel mio momento più buio. Mi aveva dato un bacio dolce e gentile. Poi se n’era andato e non l’avevo mai più rivisto, fino a quindici anni dopo… quando di nuovo mi aveva fatto dono di un regalo fragile e prezioso: la rinnovata speranza.”

 

Questo libro è molto forte, e  non parlo del linguaggio utilizzato, ma di ciò che Mae ha dovuto sopportare sin da quando era una bambina di soli 8 anni.

E’ stato persino difficile leggere alcuni tratti perché la rabbia prendeva il sopravvento.

Mae è un personaggio straordinario, vederla sbocciare, sorridere, imparare a vivere è stato bellissimo.

Personaggi femminili così rimangono impressi nel tempo.

É riuscita a rialzarsi e pian piano ha iniziato a scoprire se stessa e tutto ciò che la circonda.

Riesce a creare rapporti solidi di amicizia con le donne del club (colonne portanti della storia)e non solo.

Per non parlare dell’amore che la lega a Styx.

Ne hanno affrontato e superato tante ma il loro amore rimane sempre una costante.

Dopo tutti quegli anni trascorsi lontani riescono a ritrovarsi ed è proprio in quel momento ci si rende conto dell’indissolubilità del loro sentimento.

Inizialmente sono restii a lasciarsi andare, pur provando già un sentimento, ma poco dopo è un crescendo di emozioni e amore!

 

«Siamo ufficiali adesso, piccola, sì? Io e t-te, insieme. Questa è la t-tua famiglia. Questo è il t-tuo club. Tu fai p-parte di questo MC c-con me. Attraverso l’inferno e in alto mare, t-tu sarai al mio fianco a rendere migliore q-questa merda. La m-mia old lady per la vita.» «Sempre. Le nostre vite cominciano

ora, Styx. Lasciamoci alle spalle le cicatrici del passato.»

 

Mi ha affascinato e incuriosito leggere il modo di vivere degli Hangmen, fuori dagli schemi senza regole, liberi.

Certo non sono delle vere e proprie brave persone ma tra di loro sono uniti e compatti come se facessero parte di una grande Famiglia.

In alcuni momenti, vi dirò, mi ha ricordato un po’ la confraternita del pugnale nero, anche per la descrizione di alcuni personaggi, e questo paragone non mi dispiace per nulla.

Non vedo l’ora di leggere la storia tra Ky, vice presidente e migliore amico di Styx e Lilah migliore amica di Mae.

Vi terrò aggiornati!!!

Federica F.

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