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Recensione: L.i.l.y. #tuttasbagliata - Lea Landucci

Titolo: L.i.l.y. #tuttasbagliata – 

Autrice: Lea Landucci

Casa Editrice: Always Publishing

Genere: Romance

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TRAMA

Lily è una diciassettenne chiusa e ostile, sempre pronta a rifugiarsi nel suo mondo fatto di libri e fumetti. Ha un solo obiettivo nella vita: diventare una mangaka di talento. 

Quando ottiene un posto nel programma estivo di una prestigiosa accademia di Manga in Giappone, sua madre per concederle il permesso le impone una sfida: sarà costretta a uscire dal guscio e soddisfare i dieci punti della sua “lista della crescita”. 

Lily dovrà dimostrare di essere capace di stringere relazioni, aprirsi ai cambiamenti e, soprattutto, provare l’ebrezza del suo primo appuntamento romantico. Sarà in grado di scavare a fondo in sé stessa e trovare la forza per superare le ferite del passato e i nuovi ostacoli della vita? 

Riuscirà comunque a tenere al sicuro il suo segreto inconfessabile? 

L’unica possibilità sarà quella di farsi aiutare dalle sole persone di cui si può fidare: il fratellastro per il quale ha una cotta assurda da sempre e il suo insopportabile migliore amico. 

Una delicata storia d’amore queer che affronta una tematica fondamentale, la scoperta e l’accettazione della propria identità, in un viaggio attraverso un’adolescenza fluida e anti convenzionale. L.I.L.Y. #tuttaSbagliata è un progetto multimediale: le parole di Lea Landucci si intrecciano con le illustrazioni di Elena Boccolini grazie alla collaborazione tra Always Publishing e la Scuola Internazionale di Comics di Firenze.

 

RECENSIONE

Bentrovate Readers, oggi vi parlo dell’ultimo libro della bravissima Lea Landucci: L.i.l.y. #tuttasbagliata

Non vi nascondo che mi aspettavo un libro diverso, più leggero e spensierato. Invece ho trovato un libro profondo e, a tratti, quasi difficile da leggere. Un libro decisamente pieno di emozioni che però sono stata molto felice di aver letto.

Ve lo dico in partenza, come anche lo dice Lea nella prima pagina: L.I.L.Y. è un romanzo adeguato anche ai lettori più giovani, tuttavia vengono trattati argomenti che potrebbero urtare la sensibilità di chi legge. In particolare sono presenti riferimenti a molestie, bullismo, disturbi alimentari e omotransfobia.

Appena nata mi ha guardata e, con sprovveduta fierezza, ha deciso che il mio nome sarebbe stato proprio Ludmilla: colei che è amata dal popolo.

Non poteva sapere che la vita si sarebbe presa gioco di lei (e di me) regalandole una figlia sociopatica che, invece di integrarsi nel tessuto sociale in cerca di consensi, avrebbe passato la sua adolescenza cercando di rendersi invisibile e farsi i caxxi propri.

La protagonista è una ragazzina di 17 anni Lily. Età già di per sé complessa, ancor più quando non si hanno amici, si ha un rapporto complesso con una madre poco affettiva e un po’ troppo egocentrica e si è lontani dallo standard “del gruppo”. Lily infatti non riesce a conformarsi con il mondo esterno, lei è diversa e non vuole nasconderlo.

Ha un obiettivo: andare in Giappone per uno stage in una accademia di Manga molto prestigiosa. Per farlo, essendo minorenne, deve avere il permesso dei genitori. La madre però, avendo paura per lei, per il fatto che stando sempre in casa non sappia affrontare il mondo vero, la pone davanti ad una lista di sfide da fare. Se le porterà a termine avrà il suo consenso al viaggio.

“Per capire chi sei veramente devi fare prove di identità. Gli adolescenti sperimentano, cambiano idea, si travestono… tu detesti i social, ma di fatto non sai nemmeno come funzionano. Li rifiuti e scatola chiusa, come tutto quello che esula dalla tua bolla di confidenza. Devi provare, prima di rifiutare con consapevolezza”

Accompagneremo quindi Lily in questo viaggio. Inizialmente alla ricerca di un modo per “fregare” sua madre, poi piano piano la vedremo affrontare le sfide a modo suo. Sfide che passano dall’acquistare abiti più femminili, al partecipare ad un pigiama party, andare ad una festa, andare ad un appuntamento.

Cose che sembrano banali, ma per Lily sono sfide quasi insormontabili.

Un libro estremamente attuale, una finestra sul mondo degli adolescenti di oggi che fa quasi paura: bullismo, diversità di genere, violenze fisiche e verbali, ricatti, video rilasciati in rete “per scherzo”.

Questo ed altro, oltre ai primi amori, i primi baci, le prime farfalle nello stomaco e le prime delusioni.

Era brava a interpretare la Lily che aveva deciso di essere nel mondo reale. Imperturbabile e distaccata, sconnessa. Solo così pensava di potersi proteggere dal dolore: anticipandolo e infliggendoselo da sola, isolandosi per non permettere agli altri di farlo. Si era costruita una maschera invisibile fatta di menefreghismo, distacco e supponenza che le permetteva di tenere le distanze da tutto, di nascondersi, esattamente come il suo corpo nei vestiti che indossava.

Tante sono le cose raccontate in questo romanzo, trattate con il giusto equilibrio di leggerezza e serietà. Ricordiamoci che la protagonista e i suoi amici sono diciassettenni: i drammi amorosi sono adeguati all’età, così come i drammi tra “amiche”. Tutto molto credibile.

Ammetto di aver letto tutto il libro con curiosità, paura e un po’ di angoscia: sono una mamma e non mancano molti anni alla temuta fase adolescenza.  Questo libro mi ha spaventata ma mi lascia anche un po’ di speranza: tutto quello che accade a Lily, per quanto terribile possa sembrare al momento, si supera e la aiuta a crescere e a diventare grande.

Un bellissimo percorso interiore di crescita sia per Lily che per chi le sta intorno.

Una nota di attenzione alle illustrazioni tra i capitoli: molto belle e delicate, le ho molto apprezzate.

Libro quindi consigliato ma con attenzione agli argomenti trattati. Se vi turbano, passate oltre e leggete altro di Lea che rimane una scrittrice bravissima.

Buona lettura,

Simona.

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