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Recensione: Lovelight. Segnali d'amore - B.K. Borison

Titolo: Segnali d’amore

Autrice: B.K. Borison

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Romance

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TRAMA

Dopo una sfortunata serie di appuntamenti, Layla pensa che forse dovrebbe arrendersi e concentrarsi solo sul lavoro, sfornando i pasticcini più dolci di tutta Inglewild. 

In fondo però, Layla non chiede molto: le basterebbe qualcuno che non la abbandoni nel bel mezzo di una cena in riva al mare, lasciandole per giunta il conto da pagare. 

Per fortuna Caleb, il suo cliente preferito, ha la soluzione perfetta. Dopo averla tratta in salvo dall’ennesimo appuntamento catastrofico, le fa una proposta: perché non provare a uscire insieme per un mese? 

Solo per finta, naturalmente! Lui farà del suo meglio per rinnovare la fiducia di Layla nei confronti del genere maschile, e lei, in cambio, lo aiuterà a capire come far colpo sulle ragazze. 

Ma c’è un ingrediente che non hanno considerato… giorno dopo giorno, la chimica tra loro si fa sempre più rovente, e la voglia di spingersi oltre è più invitante dei brownies di Layla. Riusciranno a resistere alla passione?

RECENSIONE

Ciao a tutti

oggi voglio parlarvi del terzo volume della serie Lovelight, Segnali d’amore dell’autrice B.K. Borison.

Anche se si tratta di un terzo volume si tratta di un libro autoconclusivo, ritroviamo però anche i precedenti protagonisti che fanno da contorno a questa storia essendo gli amici di Layla.

In questo libro i protagonisti sono Caleb e Layla.

Layla è una dolce pasticcera che si è trasferita a Lovelight. Esce sempre con uomini sbagliati. Pessimi. Ne ha viste tante ma nonostante questo non demorde, è comunque alla ricerca di qualcuno che la ami, proprio come è successo ai suoi amici.

Questo è il terzo primo appuntamento di questo mese e sono stanca. Sono stanca di uomini pieni di sé, che hanno una mentalità ristretta e che in generale mi deludono. A quale spirito ho mancato di rispetto perché mi maledisse con un appuntamento sbagliato dopo l’altro? Pago le tasse. Non lascio il contenitore dei popcorn incastrato sotto la poltrona al cinema. Rispetto il codice della strada e faccio donazioni a quell’associazione di beneficenza per capre a tre zampe di cui Beckett non smette mai di parlare. Perché non riesco a trovare un solo essere umano con il quale mi trovi in sintonia? I miei standard non sono impossibili. Voglio qualcuno che mi faccia ridere. Che si preoccupi di quello che faccio, di quello che dico e di ciò che penso. Voglio stare sul divano con qualcuno in un beato, perfetto, confortevole silenzio, con la pizza sul tavolo e i piedi infilati sotto la sua coscia. Voglio che qualcuno mi passi la sezione ricette del giornale locale mentre legge i titoli. Voglio condividere tutti i miei piccoli, sciocchi, silenziosi momenti. Voglio che qualcuno mi faccia sentire le farfalle nello stomaco.

 

Ed è proprio in un’occasione come questa che la conosciamo, è uscita con un uomo che addirittura la lascia nel ristorante non accompagnandola a casa e col conto da pagare! Ma questo è solo uno degli appuntamenti, e non è nemmeno il peggiore!

 

 

Caleb è un ragazzo tranquillo. Abita nella stessa cittadina di Layla e per questo motivo è escluso dalla cerchia di uomini con cui lei esce. Non vuole ritrovarsi a dover vedere tutti i giorni un suo ex. E’ un cliente abituale della pasticceria di Layla e la ragazza gli piace molto.

I due si vedono un giorno sì e uno no ma Layla ha come una folgorazione nel momento in cui lo incontra una sera in un locale, quello dove il tizio con cui era uscita l’ha abbandonata. Caleb è lì con la sua famiglia per festeggiare ma non esita nemmeno un momento a lasciare la festa ed accompagnare Layla a casa.

 

«Ti sei tagliato i capelli?». Si passa le dita tra i ciuffi, consapevole di sé. «No». «Sei cresciuto, forse? Sei più alto?» Sbuffa. «Non sono cresciuto di un centimetro da quando ho compiuto otto anni. Perché?» chiede stranito. «Una rinoplastica?». Sembra offeso. «No». «Una protesi all’anca?» Di questo, ride. «No. Cosa ti è preso?» «Sembri solo… diverso, ecco tutto». Più sexy, urla il mio cervello. Attraente al livello dieci. Giuro sulle mie baguette al burro e marmellata che non ho mai notato Caleb così… così… prima d’ora. Un’attrazione passeggera, forse. È carino, ma in un modo non scontato. Non è vero, non è carino. È così attraente. Ne sono sconvolta. Mi sistemo sul sedile e guardo Caleb che continua a regolare le impostazioni di guida come se stesse per lanciarci nello spazio. È la camicia hawaiana. Dev’essere così.

 

 

Layla, complice la camicia hawaiana, finalmente si accorge di lui e alla fine della serata lui le fa una strana proposta, dopo che hanno chiacchierato e si sono raccontati le fini disastrose dei loro appuntamenti.

«Non è affatto così. Penso che tu abbia bisogno di essere trattata bene. Penso che tu abbia bisogno di vedere che puoi essere trattata bene. Usciremo giusto un paio di volte. Ti aiuterò a metterti la giacca. Ti terrò la mano e ascolterò com’è andata la tua giornata. Andremo a cena. Mangeremo spaghetti, o quello che vorrai». Un sorriso sornione gli sfiora il labbro inferiore. «Non ruberò l’argenteria all’uscita». Be’, accidenti. Ok. Sembra davvero una cosa carina. «E cosa ci guadagni da questo piccolo accordo?» «Oltre a passare del tempo con una bella donna?». Mi sento avvampare e mi sposto sul sedile. «Spero che tu possa dirmi perché sono così negato per gli appuntamenti». «Un esperimento sociale». «Sì.»

 

 

Dovrebbero uscire per un mese insieme, così lui le dimostrerà che non tutti gli uomini sono uguali e lei lo aiuterà a capire come far colpo sulle ragazze, che scappano dopo pochi appuntamenti con lui.

E’ così semplice, possono davvero aiutarsi a vicenda, se non fosse che sono attratti l’uno dall’altro e quella che inizia come una finta relazione si ritrova ben presto a non esserlo più. Peccato che loro due siano ancora convinti di sì.

Cosa accadrà tra di loro? Cosa succederà una volta finito il termine di un mese concordato? Caleb riuscirà a dimostrare che Layla merita una vera storia d’amore? Layla capirà che tutti gli uomini erano sbagliati perché stava ancora aspettando quello giusto?

Si tratta di una storia romantica e dolce, senza troppi scossoni. La scrittrice ha un modo di scrivere scorrevole ed emozionante. Ci ritroviamo spesso catapultati in pasticceria e per chi è goloso come me, ahimè è dura resistere!

La storia è raccontata a pov alterni e ciò ci fa capire cosa provano e vivono entrambi i protagonisti. Ho adorato Caleb, la sua dolcezza e la sua perseveranza. Anche Layla mi è piaciuta molto. Capisco la sua passione per i dolci ma mi ha fatto venire il diabete solo a sentirla parlare di tutti i dolci che preparava!

Fanno da sfondo a questa storia anche i protagonisti dei due volumi precedenti ovvero Stella e Luka e Evelyn e Beckett. Sarà finita la serie o manca ancora qualcuno all’appello?

Buona lettura

Terry

 

 

 

 

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