Odyssea oltre il varco incantato – Amabile Giusti, RECENSIONE

Bentrovate care amiche. In questi giorni mi sta facendo compagnia Amabile Giusti e la sua serie Odyssea. 

Si tratta, al momento, di ben 6 libri, ma pare non sia ancora terminata. Quindi una saga abbastanza corposa ma con un inizio ben deciso e appassionante.

Ci troviamo a entrare, insieme ad Odyssea, in un mondo di magia attraverso un varco incantato nascosto in un bosco. 

Dopo una intera vita passata a traslocare da un luogo ad un altro, senza una ragione apparente, finalmente la madre di Odyssea pare decisa a tornare a casa. 

Ma quale sarebbe questa casa? Non le ha mai raccontato nulla del loro passato, sa solo che il padre è morto quando era piccola e niente più. Non sa nemmeno di avere una nonna, figuriamoci sapere di essere una maga.

Era felice. Non sapeva dove stesse andando ma era felice. La felicità è un’emozione nuova per lei, e provarla, così concentrata, così vigorosa, le parve un dono troppo grande.

Dopo una vita passata a spostarsi da un luogo all’altro, è strano per Odyssea ambientarsi in un luogo da chiamare casa, dove fare nuove amicizie e scoprire le emozioni che certi ragazzi possono far provare, certi batticuori di cui ha solo letto nei libri.

Odyssea è una ragazza molto matura per certi versi e molto ingenua e infantile su molti altri. 

Non avendo mai avuto modo di socializzare prima d’ora, si trova quindi a scoprire come muoversi e come gestire queste nuove emozioni e queste nuove amicizie, siano esse maschili o femminili.

Inoltre pare esserci una ragione dietro al rientro a Wizzieville, un motivo pericoloso, un pericolo mortale che pare la stia inseguendo da quando era bambina.

Ma per Odysse quest’ultimo non è un problema grave, paragonato al suo rapporto con Jako…

“Buonanotte imbranatissima creatura”, tagliò corto lui. “Vedi di crescere, impara a dare baci decenti, e poi, forse, ne potremo riparlare”

La trama gira quindi tutta intorno a Odyssea e ai misteriosi episodi che stanno capitando nella cittadina di Wizzieville. Sembra che un potentissimo e cattivissimo mago sia tornato e sia sulle sue tracce.

Abbiamo quindi un doppio sviluppo della trama, raccontata tutta dal POV di Odyssea: da una parte la ricerca delle sue radici e la scoperta dei suoi poteri che si intrecciano alla vicenda di questo misterioso mago e dall’altra la scoperta dei suoi sentimenti e del suo rapporto di amore-amicizia-odio con il misterioso Jako, ragazzo dalla reputazione di bad boy combinaguai.

“Dobbiamo smetterla di massacrarci così ogni volta che ci incontriamo” sussurrò Jako. “Stai ferma, fammi controllare se il braccio è rotto”.

Si mise dietro di lei e fece scorrere le mani con leggerezza, provocandole un pizzicore delicato e tiepido.

Quindi tornò a sedersi dinanzi a lei e le chiese a bruciapelo “Quindi tu e Jordy state insieme?”

Devo ammettere che con il passare delle pagine alcune parti mi ricordano un po’ la saga di Harry Potter. Ci sono molte similitudini, vuoi un po’ per il genere un po’ per l’età dei ragazzi. 

I caratteri dei personaggi sono in parte un po’ stereotipati, ma immagino che con il passare dei volumi avremo delle crescite personali anche importanti. 

Se alcuni atteggiamenti di Odyssea potevano essere un po’ immaturi, bisogna pur sempre pensare che stiamo parlando di una ragazzina di 16 anni che sta vivendo le sue prime esperienze sociali.

Nel complesso è un libro che mi è piaciuto molto. La scrittura di Amabile Giusti è sempre leggera e capace di catturare l’attenzione, senza far pesare la mole di pagine o il numero di libri della serie.

Sicuramente se vi piace il genere è una serie da recuperare.

Buona lettura!

Simona