Ricochet – L. K. Reid, RECENSIONE

Salve readers, oggi vi parlerò del primo volume della serie: Il tormento e l’estasi di Ophelia Aster di L. K. Reid edito per noi dalla Virgibooks. 

Sto parlando di Ricochet, e devo dire che è un libro davvero stupendo.

Ho letto molti altri dark romance, ho letto tanti mafia romance, sinceramente, ho letto tanto di tutti i generi, ma raramente mi sono trovata davanti a questo modo di scrivere, così evocativo, così emozionante, estremamente coinvolgente…

Ricochet è una storia dolorosa, piena di personaggi spietati, di odio, di sesso, ma anche di un amore folle, anzi due: quello per la persona amata e quello per la famiglia. 

Due amori diversi, quello folle, sregolato, senza confini, per quella persona che abbiamo scelto di avere accanto e quello insito in ognuno di noi, quello che ci lega alla famiglia anche quando non lo merita.

Ophelia è solo una ragazzina di diciassette anni quando viene messa davanti ad una scelta Suo padre, che non era mai stato una persona amorevole, le fece scegliere tra la vita di un traditore e il suo futuro.

Keiran aveva poco più di vent’anni e suo padre in un momento di poca lucidità lo obbligò a fare qualcosa di terribile, qualcosa che finì male, peggio di come avrebbe dovuto e per cui non si perdonerà mai.

Ophelia teneva lo sguardo puntato sul tavolo di fronte a sé. L’unica cosa di lei che si muoveva era il petto, ad ogni respiro che faceva. 

Non era mai semplice uccidere un’altra persona, prendere la sua vita nelle tue mani e distruggergli l’anima. 

Ad ogni pugnalata, ogni proiettile, ogni ferita in più che infliggevi, non stavi soltanto uccidendo la persona di fronte a te. 

Stavi annichilendo te stesso, pezzo dopo pezzo, finché dentro di te non fosse restato altro che lo spazio cavo in cui un tempo aveva dimorato la tua anima. 

Loro non si accontentavano mai di farci uccidere e basta. Loro volevano che ci provassimo gusto, che finissimo per bramarlo.

Questo libro è una specie di viaggio nell’anima dei due protagonisti, dove entrambi si mettono a nudo rivelando ogni sfumatura di sé.

Né un uomo.

Né una donna.

E di sicuro neanche la morte.

Ma mi ero dimenticato di chi lei fosse. Non mi ero mai reso conto che sarebbe stata proprio lei la nostra rovina suprema, la nostra distruzione. 

Ero così consumato da lei, dal sentimento che provavo che, quando le fiamme si spensero, l’amore che provavo mi arse da dentro, fino a quando non rimasero che ceneri e livore.

Odio.

Amore.

Odio.

Amore.

Ricochet, è scritto in un modo quasi poetico, la ricerca dei vocaboli e lo stile sono particolarmente ricercati, eleganti e allo stesso tempo crudi, realistici, ma affascinanti.

Che si fottesse pure lui, con tutte le divinità al seguito, i Nightingale e la mia stessa famiglia.

Mi misi accanto a Kieran, col sangue che mi ribolliva alla sola vista di quell’uomo. Eccolo là, con un’espressione camuffata sul volto, e i suoi occhi che mi vagavano sul corpo. L’ennesimo maledetto pezzo di merda che non vedeva che quello: il mio corpo.

Fece un passo verso di noi, poi un altro, e un altro ancora, finché non si ritrovò faccia a faccia con Kieran, con quell’atteggiamento freddo e annoiato che mi mandava in bestia. 

Fece correre pigramente lo sguardo su loro tre, prima di riportarlo su di me, staccando gli occhi dall’originario flagello della mia esistenza, in direzione del punto in cui mi trovavo io.

“Ciao, Persefone. Ci incontriamo di nuovo.”

Avevo segnato questa recensione nel giorno sbagliato, quindi quando Monica me l’ha chiesta mi sono trovata nella condizione di leggerlo prima del previsto, ma non ho fatto alcuna fatica, l’ho letto tutto d’un fiato nonostante il numero di pagine. 

Il doppio pov in questo libro è stato davvero illuminante, ogni emozione, ogni gioia o dolore dei due protagonisti veniva resa al cento per cento, senza censure, senza filtri, senza compromessi.

In caso non si fosse capito ho amato Ricochet, e non vedo l’ora di leggere il prossimo volume di questa serie, intanto non mi resta che augurarvi buona lettura, Jenny.