Condividi sui Social
Mìa siempre - Flor M. Urdaneta, RECENSIONE

Titolo: Mìa siempre

Autore: Flor M. Urdaneta

Editore: Sueños Ediciones

Genere: Contemporary-Erotic Romance

Vuoi ricevere in anteprima le nostre uscite ?

TRAMA
Mìa siempre - Flor M. Urdaneta

Innamorarmi di Keira Bennett non era nei miei piani. Fisicamente era l’esatto opposto di ciò che cercavo in una donna…e per questo la scelsi. 

Ma sentire la sua voce, sentire la morbidezza della sua pelle quando le ho posato la mano sulla spalla…averla così vicina mi ha fatto desiderare di possederla. 

Non riuscivo a pensare ad altro. Il suo sguardo accattivante e il suo atteggiamento altezzoso, mi hanno conquistato. Ho giocato tutte le mie carte e ho vinto. 

Ho preso il suo corpo come volevo da quando l’ho incontrata, ma ho ferito il suo cuore. 

Ero freddo, cattivo e meschino con la donna che ha dato valore alla mia esistenza e ora sto bruciando all’inferno. 

La mia punizione: desiderarla, pensare a lei… farmi sempre la stessa domanda: riuscirà a perdonarmi?

Vuoi ricevere in anteprima le nostre uscite ?

RECENSIONE

Mìa siempre - Flor M. Urdaneta

Salve readers, oggi vi parlo del secondo volume della dilogia di Flor M. Urdaneta: Mìa siempre, libro 2

Se il primo libro mi ha fatto detestare i protagonisti maschili fin dalle prime pagine, in questo volume la Urdaneta mi da modo di capirli meglio, soprattutto uno di loro: Sebastian.

Mìa siempre è raccontato dalla voce di Sebastian, il suo punto di vista è fondamentale per comprendere le ragioni dei suoi comportamenti. 

Il suo personaggio nel primo libro è stato descritto come freddo, egoista e calcolatore. 

Interessato, appunto, solo alle sue necessità, ai suoi bisogni, ai suoi desideri, ma Sebastian non è solo quello, anzi, non è affatto così, però la vita gli ha messo davanti talmente tanti ostacoli che alla fine si è arreso…o forse no?

Guardo Robert sorpresa. Non posso credere che abbia portato tutti oggi. Ciò aggiunge molti punti a quelli che ha accumulato nell’ultimo anno. 

Quotidianamente mi ritrovo ad aspettare che qualcosa cambi, per rendermi conto che è stata tutta una grande finzione per tenermi al suo fianco. 

Devo una parte di quell’insicurezza a lui, un’altra percentuale al rapporto fallito che ho avuto con i miei genitori, e una buona parte allo stronzo tedesco che ho lottato per cancellare dai miei ricordi, ma che appare sempre quando meno me lo aspetto. 

Non riesco più a vedere una fottuta limousine nera senza che la mia pelle s’increspi, il battito cardiaco accelera quando intravedo qualcuno in un abito con una silhouette simile alla sua… Anche tenere in mano uno stupido bicchiere di vino mi riporta verso di lui. 

Allontano la nuvola grigia scura e densa dei suoi ricordi e mi concentro su questo momento.

Per me rimarrà sempre un mistero come Keira possa trovare sexy ed eccitante l’accento tedesco, ma capisco come al di là del male che le ha fatto lei non riesca a dimenticarlo, a odiarlo.

Nel primo libro mi sono chiesta spesso cosa spingesse Sebastian a comportarsi così e ovviamente mi sono fatta le mie teorie che, sia pure in parte, si sono rivelate corrette. 

In realtà l’autrice è stata molto più crudele di me, io non mi ero spinta tanto in là, ma devo dire che ho apprezzato molto sia la costruzione della trama, che la complessità del personaggio.

“Ho paura”, confesso.

  “Pensi che non ne abbia? Ho una paura fottuta, Keira. Il pensiero di perderti mi fa male al petto come fa il mantenere il segreto.”

Un respiro profondo gli esce dalla bocca mentre si passa nervosamente le dita tra i capelli. 

Sembra confuso e sconvolto come non l’avevo mai visto prima. La lotta interiore diventa visibile davanti ai miei occhi e penetra nella mia anima. Voglio sapere cosa lo tormenta? 

Sarò pronta ad affrontare la verità? Penso di no, ma non ero nemmeno pronta a perdere Angel, e sono ancora in piedi.

In Mìa siempre ho avuto modo di rivalutare anche il personaggio di Robert, ma non l’ho comunque amato, anzi, forse l’ho odiato anche di più in certi momenti.

Personaggi che si sono confermati non solo funzionali alla storia, ma proprio interessanti al punto che non mi sarebbe dispiaciuto avere dei libri che raccontassero le loro storie, sono quelli secondari rappresentati da Jess, Leandro, Irlanda e America.

Sono passati otto mesi e ancora non riesco a cancellarla dal mio fottuto cuore. La penso, la sento, la vedo nei miei sogni… Non lo sopporto. I miei sentimenti mi stanno logorando. 

Questo amore profondo brucia nel mio cuore come la lava di un vulcano. Le sue fiamme mi bruciano le viscere, ma non lo consumano. Non si ferma.

Detto questo Mìa siempre mette l’accento sui diversi tipi di dolore che possono colpire una persona e soprattutto sui diversi modi di reagire al dolore e a volte alla perdita. 

La scrittura della Urdaneta è molto accattivante ed estremamente coinvolgente, riesce a infonderti l’esatto peso delle parole facendoti scorrere quelle stesse emozioni sulla pelle, di sicuro un’autrice che sono felice di aver “scoperto”. 

Dal momento che della trama non voglio dirvi nulla non mi resta che invitarvi a leggere anche voi la dilogia di Flor M. Urdaneta composta da Mìa esta noche e Mìa siempre, e come sempre invitarvi a farmi sapere cosa ne pensate, per ora vi auguro buona lettura, Jenny.

Sinopsis

Enamorarme de Keira Bennett no estaba en mis planes. Físicamente, era todo lo opuesto a lo que buscaba en una mujer… por eso la elegí. 

Pero al escuchar su voz, al posar mi mano en la suave piel de su espalda… al tenerla tan cerca de mí, quise poseerla. 

No pensaba en nada más. Su mirada cautivadora y su actitud altanera, me conquistaron. Jugué todas mis cartas y gané. Tomé su cuerpo como había deseado desde que la conocí, pero herí su corazón. 

Fui frío, malvado y mezquino con la mujer que le dio valía a mi existencia y ahora estoy ardiendo en el infierno. 

Mi castigo: anhelarla, pensarla… hacerme una y otra vez la misma pregunta: ¿será capaz de perdonarme?

Revisión

Hola lectores, hoy les hablo del segundo volumen de la dilogía de Flor M. Urdaneta: Mìa siempre, libro 2. 

Si el primer libro me hizo detestar a los protagonistas masculinos desde las primeras páginas, en este volumen Urdaneta me da una forma de entenderlos mejor. , especialmente uno de ellos: Sebastián.

Mìa siempre es contada por la voz de Sebastián, su punto de vista es fundamental para entender las razones de su comportamiento. 

Su personaje en el primer libro fue descrito como frío, egoísta y calculador. Interesado, de hecho, solo en sus necesidades, sus deseos, pero Sebastian no es solo eso, de hecho, no es para nada así, pero la vida le ha puesto tantos obstáculos que al final se dio por vencido. . ¿o tal vez no?

Miro a Robert sorprendida. No puedo creer que trajera a todos hoy. Eso le suma muchos puntos a los que ha acumulado a lo largo de este último año. 

A diario, me encuentro esperando que algo cambie, que me dé cuenta de que todo era una gran actuación para mantenerme a su lado. 

Una parte de esa inseguridad se la debo a él, otro porcentaje a la fallida relación que tuve con mis padres, y una gran porción al imbécil alemán que he luchado por borrar de mis recuerdos, pero que siempre aparece cuando menos lo espero. 

Ya no puedo ver una jodida limusina negra sin que mi piel se crispe, mis latidos se disparan cuando vislumbro a un trajeado que comparte una silueta parecida a la suya… Hasta sostener una estúpida copa de vino me traslada hacia él. Alejo la oscura y densa nube gris de sus memorias, y me centro en el ahora.

Para mí siempre será un misterio cómo Keira puede encontrar el acento alemán sexy y excitante, pero entiendo cómo más allá del daño que le ha causado no puede olvidarlo, odiarlo.

En el primer libro, a menudo me preguntaba qué llevó a Sebastian a comportarse así y obviamente hice mis teorías que, aunque en parte, resultaron ser correctas. 

En realidad, el autor fue mucho más cruel que yo, no había llegado tan lejos, pero debo decir que aprecié mucho tanto la construcción de la trama como la complejidad del personaje.

—Tengo miedo —confieso.

 —¿Crees que yo no? Estoy jodidamente asustado, Keira. La idea de perderte me hace doler el pecho de la misma forma que lo hace seguir guardando el secreto. Una profunda exhalación escapa de su boca mientras pasea sus dedos por sus cabellos con nerviosismo. 

Se ve confuso y alterado, como jamás lo vi. La lucha interna se vuelve visible ante mis ojos y me penetra el alma. ¿Quiero saber lo que lo atormenta? ¿Estaré preparada para enfrentar la verdad? 

Creo que no, pero tampoco estaba lista para perder a Ángel, y sigo en pie.

En Mìa siempre también tuve la oportunidad de revaluar el personaje de Robert, pero igual no lo amaba, al contrario, quizás lo odiaba aún más en ciertos momentos.

Personajes que se han confirmado no solo funcionales a la historia, sino realmente interesantes al punto que no me hubiera importado tener libros que contaran sus historias, son los secundarios representados por Jess, Leandro, Irlanda y América.

Ocho meses han pasado y sigo sin sacarla de mi jodido corazón. La pienso, la escucho, la veo en mis sueños… No lo puedo soportar. Mis sentimientos me están acabando. 

Este profundo amor arde en mi corazón como la lava de un volcán. Sus llamas queman mi interior, pero no lo consumen. No cesa.

Dicho esto, Mìa siempre enfatiza los diferentes tipos de dolor que pueden afectar a una persona y sobre todo las diferentes formas de reaccionar ante el dolor y en ocasiones ante la pérdida. 

La escritura de Urdaneta es muy cautivadora y sumamente atrapante, logra infundirte el peso exacto de las palabras dejando fluir esas mismas emociones en tu piel, sin duda una autora que estoy feliz de haber “descubierto”. 

Como no quiero contarles nada sobre la trama, solo me queda invitarlos a leer la dilogía de Flor M. 

Urdaneta compuesta por Mìa esta noche y Mìa siempre, y como siempre los invito a que me den su opinión,  por ahora te deseo buena lectura, Jenny.

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!