Titolo: Ruthless Player. Senza regole
Autrice: R. C. Stephens
Casa Editrice: Triskell
Genere: Contemporary/Sport romance
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TRAMA
Holland
Cole Davis, ala nella squadra di hockey e sex symbol del campus, sarà anche molto popolare tra le ragazze, ma io non ho intenzione di innamorarmi di uno sportivo… non quando devo entrare alla facoltà di medicina.
Ma i nostri migliori amici stanno insieme, ed è inevitabile essere spesso vicini.
Questo non significa che mi piaccia tutto questo, o come lui mi fa sentire. Come se mi stessi perdendo qualcosa e ci fosse di più nella vita che restare a bordo campo.
Basta un momento di debolezza a ricordarmi perché avrei dovuto stare alla larga da Cole.
Lui è un giocatore spietato, ma niente di tutto questo è un gioco.
Cole
Holland Donovan sa esattamente cosa vuole dalla vita, e non sono io.
Non cerca distrazioni, e io sono un tipo da una botta e via, ma questo non mi impedisce di desiderarla.
Da quel primo elettrizzante bacio, so che una notte non sarà mai abbastanza.
Devo solo riuscire a convincerla che sono pronto a fare sul serio e non voglio solo aggiungere un’altra tacca al mio fucile.
Sul ghiaccio sono un campione a bloccare tiri e intercettare passaggi, ma con Holland le regole cambiano.
Non smetterò di lottare per lei, per noi, finché non sarà mia.
RECENSIONE
Hola lettori, oggi vi parlo del secondo volume della Westfall U Series di R.C. Stephens: Ruthless Player, edito dalla Triskell Edizioni che ringrazio per la copia e la possibilità di leggerlo in anteprima.
Holland ha un solo obiettivo: entrare nella facoltà di medicina.
In tutti questi anni non ha fatto altro che destreggiarsi tra scuola e libri per raggiungere il suo obiettivo! Non lascia spazio ad alcun tipo di distrazione men che meno dedicare del tempo ad un ipotetico ragazzo.
Guardandosi intorno, però, si rende conto di aver perso un po’ sé stessa e la spensieratezza che si dovrebbe avere alla sua età.
Decide così di andare ad una festa e lasciarsi finalmente andare… non sa che proprio questa serata le cambierà la vita.
«Che cavolo sto facendo?» chiedo a Rebel.
«Vivendo» risponde, come se avesse capito che non parlo solo dello scivolo. Assolutamente vero.
Cole Davis è il ragazzo più desiderato del campus, vive ogni attimo al massimo ma porta dentro di sé un vuoto immenso a causa della morte prematura della madre.
Questo lo porta a non voler minimamente considerare una relazione ma solo storie di una notte… fin quando non trova lei…
Posso affermare con assoluta certezza che Ruthless Player si rivela essere un degno seguito del primo libro.
L’autrice R.C. Stephens ha saputo equilibrare i vari sentimenti dei protagonisti, rendendo anche i momenti più tristi non pesanti.
Riesce ad alternare il raccontare con estrema dolcezza il dolore condiviso e la nascita del loro amore, al descrivere la passione sfrenata che lega i due protagonisti.
Perché vi posso assicurare che la loro attrazione si percepisce in ogni singola pagina anche quando credono di essere soltanto “amici”.
Proprio la loro amicizia li porta a creare un legame indissolubile e sincero.
Senza rendersene conto hanno entrambi aperto il loro cuore e spazzato via quelle convinzioni errate che avevano.
Ho visto due ragazzi crescere, scoprirsi e reinventarsi, ma soprattutto supportarsi e amarsi come se fossero da sempre destinati a stare insieme. Di fatto un episodio in particolare li porterà ad aprire gli occhi.
Ma la vita riserva loro continue sorprese… una davvero sconvolgente!
«Era destino,» dice.
«Che diventassimo amici?» chiedo, per essere sicura.
Annuisce. «Sì, non ho mai avuto una ragazza come amica prima d’ora e sta andando alla grande. Parlare con te è facile. Mi piace passare del tempo con te, mi capisci,» spiega.
«A dire il vero, anche tu mi capisci,» ammetto. «E lo stesso per tutte le altre cose.»
Cole e Holland mi sono piaciuti davvero tanto, forse un po’ di più Cole devo ammettere.
È stata una piacevole ed inaspettata rivelazione.
Merito anche delle persone al suo fianco come la mitica nonna Mae che con la sua saggezza e i suoi consigli ha reso Cole un ragazzo maturo, e il suo migliore amico Wolfe.
Holland invece in alcuni momenti mi ha lasciato spiazzata sarà perché alcune situazioni che la riguardavano sono rimaste in stallo generando molte domande senza risposta.
Fatto sta che consiglio assolutamente la lettura di questo libro.
«Voglio farti sentire sempre così, piccola.» «Quindi non mi chiami più Donovan?» ridacchia.
«Ti dispiace? Sei mia. Ho aspettato tanto questo momento,» le ricordo
. «Grazie di essere stato così paziente,» dice piano.
«Sempre, e spero che ormai tu l’abbia capito.»
«Per me è difficile fidarmi, ma di te mi fido completamente,» dice, e quelle parole in qualche modo mi fanno provare un amore ancora più profondo. Più forte.
Vi lascio con queste parole piene di amore in attesa di conoscere, spero al più presto, la storia di Declan, visto l’epilogo del libro che lascia non una porta, ma bensì un portone aperto su di lui e di ritrovare così i nostri protagonisti.
A presto!
Federica F.
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