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Recensione: Chaos. Ancora accanto a me - Marilena Barbagallo

Titolo: Chaos. Ancora accanto a me 

Autrice: Marilena Barbagallo

Casa Editrice: Newton Compton Editori

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TRAMA

Tutto è iniziato con prigionia, digiuno e sangue. Lena Morozov, costretta a diventare una spia, sente che la fine non è mai stata così vicina. È in un letto, ma non ha le manette ai polsi. 

È oppressa, ma non dall’oscurità che aveva imparato ad amare. La sensazione che prova è peggiore: sa di tradimento. Altra pelle si stringe sulla sua in una morsa di possesso. 

Sulla bocca le respirano altre labbra. Pochi secondi per capire, un battito di ciglia per inalare un odore diverso. Non è Amir. Non è il suo Maestro. Adesso Lena deve mettere in pratica l’arte della finzione, Amir la controllerà da lontano, e non intende essere il suo angelo custode: lui vuole essere la sua ombra. 

Per Lena, scoprire di far parte di un mondo tanto perverso quanto crudele sarà insostenibile; per Amir, inaccettabile. Al Settore Zero poco importa: Lena è solo un prodotto da disattivare quando non servirà più. 

A quel punto, ad Amir non basterà essere un’ombra, tantomeno un angelo. Dovrà tenerla lontano da sé, pur volendo rimanere accanto a lei, ancora.

RECENSIONE

Avevo già letto entrambi i romanzi nella prima edizione e lì ho riletti con molto piacere in questa nuova veste. Per me Marilena Barbagallo è una scrittrice magica, mi ammalia e mi tiene attaccata alla lettura fino al termine della storia come una droga.

Ha una capacità, un dono vero e proprio di saperci trasmettere e far vivere delle emozioni fortissime tramite le sue parole, ancora più di un film pieno di effetti speciali. Per me è in assoluto una delle più brave scrittrici in Italia.

Anche questo secondo volume è scritto dal pov di entrambi i protagonisti, Lena e Amir, che si alternano, ma anche da un altro personaggio chiave per un breve capitolo, Farid. Ci sono molti flash back, soprattutto dell’adolescenza di Amir, che ci fanno capire tutto di lui, perché è così spietato, duro, senza sentimenti, ma anche perché si sente così indegno di essere amato da Lena, lui il suo carceriere, il maestro che l’ha forgiata ad essere una spia spietata e letale.

 

“Sono per lei il più oscuro dei colori, il più soffocante degli odori. Danneggiatore, usurpatore della sua stessa bellezza. Se solo la toccassi, spegnerei la sua luce.”

 

È ambientato sia in Italia, dove Lena deve compiere la missione per cui è stata rapita e addestrata nel primo libro, ma anche a Kabul alla base del Settore e poi a New York.

In Chaos Ancora accanto a me si sviluppa tutto l’intrigo della storia in cui ci aveva trasportato Marilena Barbagallo col primo volume Uno sconosciuto accanto a me. Ci sono un sacco di colpi di scena, momenti drammatici, elettrizzanti, a volte dolci, sempre che i modi di Amir si possano  definire “dolci”.

 

“«Esprimi un desiderio e fa’ che coincida col mio», le dico, in memoria dei vecchi tempi. «Dimmelo!», chiede suadente. Il suo desiderio è sempre quello: vuole che le dica che la amo. «Tu mi ami», replico. «Me lo dirai mai?» .. «Se potessi scegliere un solo pezzo di me, quale prenderesti?» Prenderei ogni angolo della sua mente, ogni frammento della sua pelle, ogni brandello del suo corpo. Sar, puste va badan. Testa, pelle e corpo. Come le ho già confessato. «Prenderei lo stesso pezzo che sceglieresti tu in me», le rispondo. .. «Manca il cuore». Le piego la testa, alla ricerca delle sue labbra. Sono schiuse, vicine, tutte mie. Mi poggio su di lei piano e glielo sussurro sulla pelle: «Ghalb», cuore. «Prendimi!».”

 

 

Una trama fitta che ci sconvolgerà fino alla fine. Davvero nulla di scontato.

Il personaggio di Amir ci verrà svelato in Chaos Ancora accanto a me, ed impareremo meglio a capirlo e amarlo nella sua crudità. Ciò che ha dovuto subire da giovane è impensabile, ma è ciò che lo rende adesso così forte, insensibile e indistruttibile, tranne che con lei…

Lena invece prenderà sempre più coscienza di se’, della sua reale famiglia, della sua missione e del suo amore viscerale, malato ma inevitabile per il suo rapitore e maestro. Troverà il modo di riunirsi con i suoi cari? O sarà costretta a una vita di spionaggio, o peggio ancora ad andare incontro al volere del Settore?

Entrambi soccombono alla forza dell’amore che provano l’uno per l’altro, mettendosi anche in pericolo, ma Amir vuole salvare Lena da lui stesso e dal suo lato oscuro, tanto che la lascerebbe libera.

 

“..isuoi gemiti mi scorrono nelle vene, come lei mi scorre da quando l’ho vista per la prima volta: era solo una spina, poi è diventata fuoco sulla pelle e alla fine si è trasformata in sangue. «Mi scorri dentro, Lena». Mi libero in lei e i suoi magnifici occhi mi rivelano che ci nuoto davvero dentro. «Mi scorri dentro, Amir», conferma. «Mi ami». «Ti amo». «In eterno», lo dico quasi come un ordine. «In eterno», lo dice come una promessa.”

 

Lena pur di salvare sia lei che Amir affronterà pericoli e avversità inimmaginabili.

È un susseguirsi di sensazioni forti, crude a volte quasi inaccettabili, ma la bravura della Barbagallo sta proprio nel farci amare anche i lati più oscuri dei suoi personaggi che spesso vivono esperienze estreme.

Un intrigo da Oscar direi.

Ve lo consiglio vivamente partendo dal primo volume se non lo avete già fatto.

Buona lettura Orny T.

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