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Titolo: Area Zero
 
Autore: Giuseppe Pantò
 
Casa Editrice: Prospero Editore

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Recensione

Area Zero – Giuseppe Pantò

Salve readers, oggi vi parlerò del libro di Giuseppe Pantò, già conosciuto e apprezzato giornalista di testate importanti e oggi caporedattore dell’area pubblicazioni e web della Bocconi. Il libro di cui vi parlerò è Area Zero.

Ho iniziato a leggere questo libro su richiesta di un’amica che sapeva mi avrebbe incuriosita, e così è stato.

 

Ieri sera, al Cineforum che frequentavamo insieme ogni tanto, ho rivisto Nuovo Cinema Paradiso. È un film straordinario. Straordinariamente intenso, nella sua semplicità e nel suo semplice racconto di un amore incompiuto.

Tu lo hai visto? Immagino di sì. Non è comune che un film italiano possa vincere un Oscar. Ti ricordi il racconto del soldato? 

Di quel soldato che decide di restare sotto la finestra della principessa per convincerla del suo amore immenso, infinito? Io farò così. Starò fermo qui, sotto la tua finestra.

No, non ti affacciare Mag.

 

È un libro lontano anni luce dalle mie solite letture, e ho impiegato molto a leggerlo, non perché ci sia qualcosa che non va o che non mi piaccia, anzi, la lentezza è stata data dalla volontà di appropriarmi e memorizzare ogni parola.

Il modo particolare in cui è scritto ne fa qualcosa  di raro, quasi unico in un mondo in cui fagocitiamo tutto alla velocità della luce.

 

Non ho mai provato quel genere di sentimenti. E non avrei mai pensato che nella mente di una persona potessero esserci quei tormenti di una forza così drammatica e sconvolgente.

Ho sempre creduto che l’unica logica dell’amore fosse la certezza della follia. Si cedono, a titolo gratuito, pezzi della propria vita a una persona sconosciuta, senza alcuna garanzia. 

Senza la garanzia di ricevere qualcosa in cambio. E, soprattutto, senza la garanzia che quel «qualcosa», sia verità e non semplice illusione.

 

 

Area Zero forse non è il testo più avvincente che io abbia mai letto, ma è di sicuro uno di quelli che ricorderò più a lungo per la capacità dell’autore di avvilupparmi tra le spire del racconto, con il suo riuscire ad intrappolarmi all’interno delle congetture di Ludo, col suo farmi partecipe del dolore e del tormento di Eugenio.

Il modo in cui differenzia con una scrittura volutamente evocativa e arzigogolata i tormenti di Eugenio dalle riflessioni, più dirette e immediate di Ludo, è geniale!

Della trama non voglio dirvi assolutamente nulla, voglio parlarvi solo delle emozioni che ha saputo suscitarmi, delle immagini che ha creato nella mia mente, della curiosità che ha saputo risvegliare in me.

 

In fondo alle pagine di questo libro, la prima cosa che mi tocca chiedermi ogni volta che lo leggo con la stessa avida passione è: chi è un arti-sta? E cosa ha voluto dire nella mia vita rinunciare a un lavoro e forse a una vita normale per inseguire un sogno?

Posso davvero pentirmi per avere scelto di essere un chirurgo che usa l’arte come un bisturi, per espiantare dall’anima i segreti universali e tra-piantarli così da garantire all’umanità di essere immortale?

Hai pensato che fossi un pazzo? Forse è per questo, Mag, che non hai mai creduto in me e nelle mie poche qualità? 

Ora penso che forse, non hai torto e che non hai sbagliato a giudicarmi. Per due volte ho avuto l’occasione di dimostrarti che sei tu ciò che più conta nella mia vita. Per due volte ho fallito e ti ho fatta fuggire via.

Ecco, forse essere artisti vuol dire andare incontro ai propri errori e, per la milionesima volta, alla realtà dell’esperienza. Così, mi guardo indietro e vedo tutta la mia collezione di errori.

 

La personalità ancora acerba di Ludovico, il suo amore per i grandi classici, la sua scarsa capacità di darsi agli altri, la sua convinzione di non sapere amare, e la sua idea di famiglia perfetta, ne fanno il protagonista ideale e a servizio della storia.

Eugenio nelle quarte di copertina dei grandi classici, alle quali ha affidato i suoi messaggi, si è messo a nudo, ha fatto una disamina completa e accurata di ciò che avrebbe voluto, di ciò che ha perso e di ciò che continuava a desiderare.

Ogni aspetto di questo libro gira intorno ai sentimenti contrastanti di Ludo ed Eugenio, spingendo il lettore a porsi delle domande: qual è la verità? Cosa è successo davvero?

Area Zero è un titolo che non da alcun indizio sulla storia, ma è di certo un titolo che vi consiglio di aggiungere alle vostre letture, certa di darvi un buon consiglio.

Quindi cosa aspettate? Buona lettura, Jenny.

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Trama

Area Zero – Giuseppe Pantò

In molti si sono chiesti cosa stessero facendo l’11-11-11 alle ore 11 e 11. 

Una rara coincidenza temporale, che per Ludovico Vita rappresenta l’inizio di un percorso doloroso e di scoperta: una telefonata proveniente dalla Svizzera lo informa che i suoi genitori sono morti in una stanza d’albergo.

Rifiutandosi di accettare l’idea di un suicidio, Ludovico avvia un’indagine personale seguendo una scia di indizi disseminati in fondo alle pagine di classici della letteratura, che lo conducono a una terza persona.

Un caleidoscopio di incontri e situazioni imprevedibili lo porterà così a scoprire la verità e a comporre una nuova immagine della sua vita, passata, presente e futura.

Area Zero – Giuseppe Pantò
Buona lettura, Jenny.

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