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Snowflake, lascia che tutto accada - Josy F. Roas

Titolo: Snowflake, lascia che tutto accada 

Autore: Josy F. Roas

Editore: Blueberry Edizioni

Genere: Sport-Contemporary Romance

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TRAMA
Snowflake, lascia che tutto accada – Josy F. Roas

Erin Fletcher ha vent’anni, lavora come barista a Woodville, Alabama, e condivide un piccolo appartamento col suo migliore amico Jerry. 

Ha un dono speciale, un talento nel canto innato che si manifesta solo quando il locale è ormai semi-vuoto, e che rischia di essere sprecato. 

Già, perché soffre ogni volta che prende in mano un microfono, i ricordi di sua madre che ha preferito la carriera a sua figlia, riaffiorano, inesorabili, alla mente.

James Baker, venticinque anni, è un pilota della NASCAR e dopo la perdita del suo grande amore si è chiuso in sé stesso. 

Non riuscendo a reagire, ha preferito concentrarsi sul lavoro trascurando tutto il resto.

I due, sebbene molto diversi, hanno un “freddo” dentro che li accomuna. E proprio una bufera di neve, che impedisce al ragazzo di proseguire il suo viaggio, li farà incontrare e travolgere da una passione irrefrenabile.

Ma così come in una gara automobilistica, la strada per arrivare al traguardo del vero amore è irta di ostacoli. 

Riuscirà James ad abbattere quel muro costruito intorno al suo cuore e a lasciarsi guidare, di nuovo, dai sentimenti?

Ed Erin, così dolce e testarda, riuscirà a far pace col suo passato tormentato?

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RECENSIONE

Snowflake, lascia che tutto accada – Josy F. Roas

Salve readers, oggi vi consiglio un libro ambientato nel mondo delle corse automobilistiche: Snowflake, lascia che tutto accada, primo libro di Josy F. Roas, edito da Blueberry Edizioni, pubblicato il 24 gennaio scorso.

La trama di Snowflake, lascia che tutto accada, da un idea piuttosto chiara del contenuto del libro, fin troppo a parer mio, avrei preferito scoprire alcune cose durante la lettura, ma la storia è molto bella, intensa, diversa…in alcuni punti ironica direi, nonostante i temi trattati siano tutt’altro che divertenti, anzi.

Lo stile della Roas mi è piaciuto, si nota la mancanza di esperienza e forse la giovane età (non ne sono certa, non ho investigato), sono cose che acquisirà col tempo, ma la base di partenza è buona, ottima direi. 

I suoi personaggi sono ben costruiti, ricchi di sfaccettature, con problemi e paure realistici e attuali, cosa che rende la storia molto coinvolgente. 

Ha ben delineato non solo i protagonisti principali, ma anche i personaggi secondari rendendoli fondamentali allo svolgimento della storia.

«James…», mormorò con un filo di voce. Si passò la lingua sul labbro inferiore e io con l’indice le sfiorai lo stesso punto. Cazzo! Me lo stava facendo venire duro.

Il suo sguardo bruciava nel mio e mi immersi nelle sue labbra, erano morbide e carnose. Ardevo dalla voglia di assaggiarle già dalla prima sera.

Affondai le mani nei suoi capelli, attirandola ancora di più a me. La presi alla sprovvista ma non indugiò, si lasciò guidare e avvertii il suo corpo tremare.

Da quarantasettenne, una cosa mi ha fatto molto ridere, il continuo rimarcare la loro differenza di età come se fra loro ci fosse chissà quale gap generazionale invece di cinque miseri anni. 

Lui venticinquenne che si atteggia a uomo vissuto su lei giovane ventenne. 

È vero che James ha un vissuto particolare, ma neanche la vita di Erin è stata una passeggiata e cinque anni non giustificano il suo comportamento.

A volte mi faceva avvertire un senso di inadeguatezza, di essere troppo poco e comunicare con un uomo enigmatico era qualcosa difficile da gestire. 

Quel muro che costruiva ci impediva di relazionarci. Dovevamo sempre ricominciare da zero.

Parcheggiammo in garage e ci avviammo in ascensore, osservavo la nostra immagine allo specchio e avevo un magone al cuore, così distanti e lui gelido nei tratti del viso. 

Prima che arrivassimo al suo piano si tolse il cappotto e la giacca, e si sbottonò un bottone della camicia, era indispettito.

Il peso che James porta nel cuore lo spinge a fare cose pericolose, a comportarsi in modo poco responsabile, quando conosce Erin qualcosa in lui comincia a cambiare, ma il dolore e la paura di soffrire ancora gli impediscono di godere a pieno di quello che il suo cuore inizia a ricordare.

Ne trovai uno alle quattro del pomeriggio e sarei atterrata lì alle dieci ma poco mi importava, volevo vederlo.

Dopo qualche secondo, arrivò ciò che aspettavo: “135000 Baselin Avenue, stanza 202. Prenditi il tuo uomo.”

Sorrisi leggendo quelle righe e mi catapultai a svuotare la borsa per trovare il passaporto. La delusione fu immediata quando intuii di averlo a Woodville. Come un treno chiamai Jerry. «Puoi portarmi il passaporto? È nella mia camera. Devo andare da James in California».

«Tu sei pazza!», rispose.

«Ho bisogno di vederlo ora».

Erin si è sentita inadeguata per tutta la vita, del resto se la donna che ti ha messo al mondo ti ha abbandonata per seguire il suo sogno, la sua carriera, è normale sentirsi così. 

Col tempo, ha eretto enormi barriere attorno al suo cuore: sua madre non l’aveva voluta, suo padre era diventato cattivo e anaffettivo…tranne nonna Caitlyn, tutte le persone più importanti l’avevano ferita e delusa., non voleva permettere a nessun’altro di farle male. 

Ovviamente il destino aveva piani diversi per lei, per loro, ma la strada per la felicità non è mai facile, è irta di ostacoli, di malintesi, di bugie, omissioni e incomprensioni. 

Per essere felici bisogna mettersi in gioco al cento per cento e accettare il rischio, secondo voi James e Erin lo capiranno? Che peso avrà Jeje nella loro storia. 

Che influenza avrà il passato di James con Jess? Il “fantasma” di sua madre impedirà a Erin di accettare il suo dono? Se volete saperlo dovrete leggere anche voi Snowflake, lascia che tutto accada. 

Mi piacerebbe anche che mi faceste sapere cosa ne pensate. Che ne dite? Aspetto le vostre opinioni e vi auguro buona lettura, Jenny.

Snowflake, lascia che tutto accada – Josy F. Roas
Buona lettura, Jenny.

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