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Dolce peccato - Sav Miller, RECENSIONE

Titolo: Dolce peccato 

Autore: Sav Miller

Editore: Virgibooks Edizioni

Genere: Contemporary Romance

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TRAMA
Dolce peccato - Sav Miller

La mia ossessione sa di melograno.

E io non dovrei saperlo.

La sua pelle è soffice.

Elastica.

Non dovrei sapere neanche questo.

Ora che ho colto quel piccolo fiore delicato, non ho più modo di togliermelo dalla testa.

Nessuno dei miei altri peccati ha mai avuto un sapore così dolce.

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RECENSIONE

Dolce peccato - Sav Miller

Salve readers, oggi vi parlerò di un prequel che è una vera bomba! Vi dico solo che se questo è l’antipasto non vedo l’ora che arrivi la portata principale. 

Dolce peccato di Sav Miller edito da Virgibooks, è la novella introduttiva della serie di prossima uscita, Mostri e Muse, ma vi garantisco che anche in sole 74 pagine vi saprà rapire e conquistare.

Questa recensione sarebbe dovuta uscire qualche giorno fa, come anteprima in contemporanea con l’uscita del libro, ma ahimè, la laringotracheite e la febbre mi hanno messa K.O. quindi mi ritrovo a scriverla con un po’ di ritardo che spero la Virgibooks, che mi ha permesso di leggere la storia, voglia perdonarmi.

Detto ciò, Dolce peccato è il primo libro della Miller che leggo e devo dire che ha una scrittura davvero potente. 

Una capacità descrittiva invidiabile, protagonisti ricchi di sfaccettature e traboccanti di emozioni, linguaggio crudo perfettamente in linea col personaggio descritto, e una parte introspettiva che da sola vale la lettura di questa novella. 

Per non parlare della parte hot, decisamente bollente ma mai volgare e perfettamente godibile.

No, il lupo vive dentro di me: se ne sta in agguato di giorno e finge che gli abitanti della città non conoscano la verità; finge che non si accorgano del fantasma della Morte dietro la mia stessa ombra, che mi segue passo dopo passo, come una maledizione contro cui sono del tutto inerme. 

A dire il vero, non è una maledizione. Non nel mio campo. 

È una benedizione. La bestia non si fiacca sotto pressione, non si arrende di fronte alle avversità. La sua sete di sangue è insaziabile, la sua fame di agonia sfrenata e indomabile.

In Dolce peccato si alterna il pov di Elena, giovane principessa della mafia dai desideri oscuri che sogna di poter essere libera, e quello di Kallum, sicario della famiglia Ricci, tormentato dai suoi doveri in contrasto coi suoi desideri.

E pur essendomi piegata per amore di papà, ucciderei pur di non dover finire sotto il giogo di quell’uomo lurido. C’è un’entità malvagia in Mateo, a differenza di ciò che di solito incontro negli uomini di mio padre. 

È crudele, perfido e in cerca di un vaso da plasmare, possedere e in cui svuotarsi. È il tipo di mostro che nasce dalla noia e da un falso senso di superiorità – non perché gli piaccia sul serio l’oscurità.

Nascere in una famiglia mafiosa ha reso la vita di Elena un inferno, ha visto fin da piccola cose che non avrebbe dovuto, vissuto sempre sotto controllo, non ha mai avuto il “diritto” di scegliere per sé. 

Suo padre ha deciso anche chi dovrà sposare. Ma Elena è uno spirito ribelle, ha le sue pulsioni, i suoi vizi, i suoi bisogni…

Di solito mi rifiuto di prendervi parte. Io e la calca di gente non andiamo esattamente d’accordo. 

Ma quando ingrandisco l’immagine con lo zoom e il mio sguardo vaga sulle curve della mia piccola Persefone, messe in risalto dall’abito succinto color cipria che indossa, noto il vago accenno di un livido fresco sulla sua scapola destra. 

A uno spettatore qualunque potrà anche passare inosservata quell’ombra a forma di mano, potrà anche non accorgersi del sussulto che sfugge a Elena quando si gira per applicare il mascara sugli occhi di sua sorella, ma io ci faccio caso

E mentre la guardo, la mia ossessione si espande come un palloncino che si dilata per accogliere quanta più aria possibile prima di scoppiare.

Kal è il frutto di ciò che la vita gli ha fatto passare, cova un desiderio di vendetta che lo divora, è un sicario senza uguali, lui è il Dottor Morte. 

La sua passione per il sangue però a volte esula dal suo lavoro spingendosi in altri ambiti della sua vita, rendendo il suo piacere più intenso, quasi impossibile da sopportare.

Kal non dovrebbe desiderare Elena, è off-limits, ma lei è tutto ciò che vorrebbe, una tela bianca da dipingere col sangue.

Elena sa che l’attrazione che sente per quell’uomo che ha il doppio dei suoi anni potrebbe metterla nei guai, ma Kal è l’unico uomo che desidera, l’unico che vuole, anche se suo padre vuole che sposi Mateo. 

Lei non vuole mettere in pericolo la sua famiglia, anche se ciò vorrà dire sposare un uomo che odia e rinunciare alla possibilità di essere felice.

Dolce peccato ti lascia con la voglia di averne di più, di poterne leggere ancora, ma state tranquilli, il primo volume della serie, Promesse e melagrane, uscirà il 28 settembre, e io non vedo l’ora.

Trattandosi di una novella non posso dirvi altro, se non che il contrasto tra il tormento di Kal e quello di Elena è eccezionale, che la chimica che c’è tra loro è tangibile e la loro storia vi lascerà senza fiato; quindi, non mi resta che augurarvi buona lettura, Jenny.

Dolce peccato - Sav Miller
Buona lettura, Jenny.

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