Un jolly in tasca – Charlie Cochet, RECENSIONE

Salve readers, oggi torniamo a St. Augustine, in Florida, nel meraviglioso mondo della serie The Kings: Wild Cards, di Charlie Cochet, per parlarvi del terzo volume Un jolly in tasca, edito per noi dalla Triskell Edizioni. 

Grazie alla casa editrice ho potuto leggere questa storia in anteprima, e devo dire che le ho dato la precedenza anche se avevo altri libri che avrei dovuto leggere prima, ma avevo captato delle vibes tra i protagonisti fin dal primo volume della serie e non vedevo l’ora di verificare come sarebbe andata. Spoiler? La realtà ha superato di gran lunga le aspettative.

Un jolly in tasca è scritto in modo altamente ironico e squisitamente sensuale, le scene fra i due protagonisti, Joker e Gio, sono sempre ad alto tasso emotivo.

Joker ha un passato doloroso alle spalle, un passato che gli ha lasciato cicatrici profonde e una “sfiducia” nel genere umano piuttosto radicata.

La Banda dei Ragazzi.

Cosa avevano in comune un miliardario, un parrucchiere, un cowboy, un genio del computer e un fotografo di moda? 

Avevano tutti una relazione, o erano sposati, nel caso di Colton, con uno dei suoi commilitoni. Ma non era quella la parte spaventosa. Oh, no.

Perché ognuno dei suddetti commilitoni era innamorato da far schifo e aveva una relazione monogama e seria, mentre lui non era, e non sarebbe mai stato, un perdente innamorato. 

Quindi, la Banda dei Ragazzi aveva deciso che Joker doveva essere una specie di cucciolo abbandonato e bisognoso di affetto, cibo e coccole.

Gio, dal canto suo nasconde un segreto doloroso, qualcosa che gli provoca orribili incubi e gli impedisce di dormire e poter vivere sereno.

Una cosa che hanno in comune è l’attrazione che sentono l’uno per l’altro, attrazione che Gio asseconda e Sacha rifugge.

Per Sacha lasciarsi andare non è contemplato, per lui esistono solo gli incontri di sesso, nessuna emozione se non quella legata al momentaneo piacere sessuale, nessun sentimento, lui non si ridurrà come i suoi commilitoni, nessuno potrà amarlo per quello che è e basta.

Sacha lo scansò con un ringhio. «Devo lavorare.» Maledizione. Gio sospirò, annuì e attese che l’altro si allontanasse, poi uscì da dietro il pilastro. Sacha Wilder lo avrebbe fatto morire. Eppure, che bel modo di andarsene.

Si fermò accanto a Saint, che sorrise appena gli si accostò.

«Se ti è di consolazione, secondo me gli piaci.» «Dici davvero?» «Credimi. Ho già visto cosa succede quando qualcuno vuole portarselo a letto e non è interessato. Diciamo solo che non hanno bisogno di chiedere due volte. E soprattutto non controlla che mangino regolarmente.» Gio sentì il cuore fare una capriola e non riuscì a trattenere un sorriso. «Grazie.»

Gio vorrebbe avere una chance per conoscerlo al di fuori del loro gruppo, vorrebbe poterlo frequentare da solo, vorrebbe fargli capire come si sente quando lo vede.

Un jolly in tasca però non racconta solo una storia romantica, perché oltre alle dinamiche fra di loro, c’è un pericolo che incombe, un pericolo ben nascosto ma sempre in agguato.

Forse però, è anche grazie a quel pericolo che Joker si rende conto di cosa sente, di come lo fa sentire sapere l’altro nel mirino.

Come nelle altre storie della serie, sono presenti tutti i vari protagonisti a fare da contorno e supporto ai protagonisti principali, ma nessuno di loro può oscurare il personaggio chiave: Chip.

«Chip, bacia Gio.» Il cane si voltò e si lanciò contro di lui, che fece un urletto nel vedersi ricoperto di baci canini e nel sentire il suo peso addosso.

«Mi arrendo!» urlò, continuando a ridere. 

Più cercava di coprirsi la faccia, più il cane si faceva deciso. All’improvviso iniziò ad agitare le braccia, si lasciò scappare un virile squittio e cadde per terra con un tonfo. 

Chip, naturalmente, atterrò sulle quattro zampe e continuò imperterrito l’attacco mentre Gio si raggomitolava per difendersi. Sul letto, sopra di lui, Sacha rideva talmente tanto da avere le lacrime agli occhi. «Mi alzo! Mi alzo!» Si mise in piedi e scosse la testa. 

«Grazie di non avermi salvato.» Sacha sbuffò. «Dovrei essere dispiaciuto, ma non è vero. È stata la cosa più buffa che abbia mai visto.»

Chip ha capito prima di Sacha, Chip è stato la molla, il collante, quando poi ha fatto coppia con Cookie, Sasha ha dovuto arrendersi.

In questa storia non fare spoiler è davvero difficile, perciò vi dirò solo che questa storia mi ha fatto innamorare della serie e dello stile della Cochet una volta di più.

Ho riso per il modo in cui Sacha si esprime e si rapporta a sé stesso e ai suoi sentimenti, mi sono emozionata per la sua fragilità a dispetto della forza che vuole dimostrare, ha sempre dovuto mantenere il controllo sugli eventi della sua vita e sente il bisogno di lasciarsi andare, di cedere il controllo e rilassarsi, ma non riesce ad ammetterlo neanche a sé stesso. 

Mi sono emozionata davanti alla confessione di Gio, davanti a lui che si toglie finalmente la maschera e confessa tutto accettandone le conseguenze…tutte.

Ecco credo d’avervi detto fin troppo, ora non mi resta che invitarvi leggere anche voi Un jolly in tasca, so che non ve ne pentirete. Buona lettura, Jenny.