Recensione: In love with my best friend – Karen Morgan

Salve readers, oggi vi parlerò in anteprima del nuovo libro di Karen Morgan: In love with my best friend.

Devo ammettere che dopo la Matches of love Series non sapevo cosa aspettarmi, a volte quando ci si affeziona molto ai protagonisti di una serie empatizzare con dei personaggi completamente nuovi e diversi non è facile, ma dopo appena poche righe quest preoccupazione si era già dissolta.

In love with my best friend al prologo mi aveva già conquistato. Sono state tre ore e mezza circa molto intense, ma anche divertenti; ho adorato gli scambi iniziali tra Brandon, il nostro Playboy e Elsie la sua Bambolina.

Elsie e Brandon sono migliori amici fin dal liceo e insieme a Ethan costituiscono il trio meraviglia, belli e amici come pochi, ma si sa in ogni storia, scritta o reale, non va mai tutto liscio e ciò che sembrava solo un gioco può diventare devastante.

Chissà se sta pensando al patto. So che vorrebbe stritolarmi con le sue braccia affusolate e so che non lo fa perché dietro di me c’è Karla che la sta tenendo d’occhio. «Buon compleanno, playboy» parla a bassa voce mentre mi dà un fugace bacio sulla guancia e mi stringe le mani. Ah, ma vaffanculo, ho bisogno del suo abbraccio. «Vieni qui, bambolina.» La tiro e la stringo, posandole le labbra tra i capelli che come sempre hanno un odore che amo. Karla si schiarisce la voce, come per avvisarmi di staccarmi immediatamente.

Lei era la ragazza di Ethan, ma non lo hai mai amato; perciò, ha chiuso con lui.

Brandon è il migliore amico di Ethan e quando conosce Elsie ne rimane folgorato, ma non può averla e si accontenta della sua amicizia.

Brandon ed Elsie si capiscono senza parlare, si conoscono profondamente, l’unica cosa che non sanno e cosa provino davvero l’uno per l’altra.

E mi sento un bastardo perché so che la situazione con Karla non riuscirà a tenermi lontano da Elsie ed è assurdo come questo mi faccia sentire la copia di mia madre. Mi domando se è così che si sentiva lei quando frequentava un altro uomo, non amando più mio padre. Mi rifiuto di trovare una giustificazione al suo comportamento. La mia situazione è diversa dalla sua. Lei ha avuto un amante per un lungo tempo, ci ha traditi, abbandonati, ha cambiato vita e ha distrutto mio padre. Io non sto tradendo nessuno. Non ho mai detto a Karla di amarla, non le ho mai promesso niente.

A vent’anni la proposta indecente: mettersi insieme se a venticinque anni non avranno ancora trovato nessuno d’importante. Un patto che sembra solo uno scherzo ma col passare del tempo con l’avvicendarsi di vari partner e con l’avvicinarsi del fatidico compleanno entrambi si rendono conto di ciò che vogliono, ma…

Frenate un attimo, mica posso raccontarvi tutto io, dovete leggere da soli quali angosce accompagnano i nostri protagonisti, quanta passione li lega e quanto grandi sono gli ostacoli da superare.

Mi manca l’aria e il dolore che sento mi annienta.

 Ethan ed Elsie sono stati insieme? 

«Che cosa?» domando a fatica e odio l’espressione compiaciuta che gli si dipinge sul volto. «Sì, tu eri con Karla e lei era da sola. Sono andato a farle una sorpresa a casa e, una cosa tira l’altra, mi sono ritrovato con la lingua sulla sua fica. Il resto te lo lascio immaginare.» Fa un ghigno che vorrei cancellare a suon di pugni.

Capire di volersi è facile, metterlo in pratica no. Una cosa è certa ho odiato profondamente Karla perché Karen è stata davvero brava a renderla la stronza per eccellenza, il tipo di donna che odio di più nella vita e nei romanzi.

In love with my best friend è scritto usando il doppio pov alternato, modalità che ci permette di vivere ogni emozione dei protagonisti in prima persona, lo stile di Karen è inconfondibile, ma in ogni libro aggiunge un tassello, in ogni storia noto un piccolo upgrade che rende ogni volta più piacevole leggere i suoi lavori. 

Il linguaggio, le situazioni, gli approcci descritti sono conformi ai luoghi, all’età e alla caratterizzazione dei personaggi, le scene hot perfettamente godibili, la narrazione attuale, fresca e molto piacevole.

Che altro mi resta da dirvi? Correte a leggerlo e fatemi sapere cosa ne pensate, buona lettura, Jenny.