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Recensione: Un gioco senza fine - L. A. Cotton

Titolo: Un gioco senza fine

Autrice: L. A. Cotton

Casa Editrice: Hope Edizioni 

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TRAMA

Pensavano che la loro guerra fosse finita, ma… i giochi sono appena iniziati.

Maverick Prince ha sempre e soltanto voluto giocare a basket al college. Perciò, entrare negli Scorpions dovrebbe essere un sogno che si avvera, ma… non tutti vogliono che lui abbia successo. Solo perché si è nella stessa squadra, non significa che si giochi secondo le stesse regole.

Lois Stone pensava che la sua vita avesse finalmente raggiunto una sorta di equilibrio, anche se ciò implicava l’accettare di essere un’estranea nella sua stessa casa. Ma più passa il tempo senza vedere Maverick più è difficile ignorare la vocina del dubbio che le sussurra all’orecchio.

RECENSIONE

Hola lettori dopo due anni di attesa finalmente abbiamo tra le mani  Un gioco senza fine, quarto libro della serie Wicked Bay scritto dalla bravissima L.A. Cotton ed edito dalla Hope edizioni.

Prima di entrare nel vivo è doveroso fare un passo indietro e ricordare la storia di Maverick e Lois fino a qui.

Lois, dopo aver perso la madre e il fratello, si trasferisce insieme al padre a Wicked Bay, lasciando cosi per sempre Londra.

Li ritrova il ragazzo a cui, l’estate prima, diede il primo bacio scoprendo che si tratta di suo “cugino” Maverick, figlio della nuova moglie dello zio.

Maverick è pronto ad attaccare, riesce a controllare a stento la sua rabbia e per sfogarsi lotta clandestinamente.

All’inizio rende la vita di Eloise un inferno ma pian piano dopo vari problemi i due capiscono di amarsi.

Nel secondo libro la storia non cambia, al centro di tutto troviamo il temuto Alec Prince padre di Maverick, stronzo senza cuore.

Dopo varie sofferenze i due riescono a fronteggiarlo e a coronare il loro sogno di poter vivere liberamente il loro amore.

Nel terzo libro, quello su Kyle, li abbiamo lasciati ad un bivio.

Maverick è pronto per andare alla Steinbeck University e Lois deve affrontare l’ultimo anno al liceo senza la metà del suo cuore.

Ed è proprio da qui che inizia Un gioco senza fine.

Maverick è appena arrivato alla SU ed ha un solo obiettivo giocare a Basket.

Purtroppo però il capitano della squadra Zac Lowell si dimostra sin da subito un vero psicopatico.

Tra riti di iniziazione e atti di bullismo, a discapito delle nuove reclute, ci troviamo ad affrontare il nonnismo.

Non nego che alcuni passi sono stati difficili da leggere e digerire.

 

“Era sembrato tutto troppo bello per essere vero. Maverick che entrava alla su e fuggiva dalle modalità tossiche di suo padre. Eravamo sopravvissuti a davvero troppe cose. Non sapevo quanto ancora potessimo sopportare.”

 

Il nostro protagonista, anziché scattare come avrebbe fatto in passato, decide di giocare d’astuzia e fare il suo gioco.

Questo porta il ragazzo ad avere parecchi alti e bassi.

Purtroppo anche per London le cose non sembrano andare bene.

Lois sta andando in pezzi tra il trasferimento di Stella e Beth nella casa che condivide con suo padre, Maverick all’università e la scelta del suo  futuro da fare.

Come sempre cerca di nascondere tutto indossando delle maschere ma non le riesce molto bene crollando anzi sgretolandosi davanti gli occhi della sua famiglia ma soprattutto di Maverick.

La sua paura di perderlo, così come ha perso la mamma e suo fratello, la spingono costantemente ed involontariamente ad allontanarlo ma lui le dimostra che non se ne andrà mai.

 

“Si trattava della ragazza distrutta che avevo davanti e di ciò che sentiva. Della sua visione del mondo. Di noi.”

 

Tra lotte esterne ( Maverick vs Zac e Lois vs Caitlin) e quelle interne invisibili (Lois vs se stessa) vediamo una crescita esponenziale dei nostri protagonisti.

Devo dire che il cambiamento più evidente è quello di Maverick che pur continuando a combattere con se stesso per cercare di contenere la sua ira riesce a non commettere nessun passo falso.

Per Lois invece è tutto molto complicato, le sue sofferenze e insicurezze la portano ad alzare dei muri spessi e alti ma che grazie a Dio crollano non appena si rende conto della realtà… vale a dire che Maverick la ama follemente!

«È stato…» Fissandolo, cercai di trovare le parole, ma lui mi batté sul tempo.

 «Tu e io, London.» Mi baciò la punta del naso. «Noi, sempre.»

Accanto ai due protagonisti ritroviamo Kyle (che adoro follemente), Laurie, e l’intera famiglia Prince-Stone.

Scopriamo però nuovi personaggi che meritano di essere menzionati perché credo ci regaleranno molto; prima tra tutti Kiera, sorella di Kyle, e i compagni di squadra di Maverick Jamie e Darnell.

È inutile dirvi che L.A. Cotton mi piace molto, il suo modo di scrivere in prima persona molto diretto e scorrevole rende ogni suo libro molto piacevole da leggere.

Purtroppo però rispetto ad altre sue opere questa serie e nello specifico questo libro non mi hanno fatto impazzire! Alcuni momenti li ho trovati un po’ forzati, mi è sembrato un mix tra la Tijan e la Watt.

Sicuramente lo consiglio ovviamente perché si tratta di un libro ben scritto e piacevole.

Spero di leggere presto il libro di Macey per capire cosa le sta succedendo.

A presto!

Federica F.

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