Recensione: The Legend – Dylan Allen

Ciao a tutti amanti della lettura, ho appena avuto il piacere di leggere The Legend di Dylan Allen secondo libro della serie Rivers Wilde che si può tranquillamente leggere come Autoconclusivo.

Per me Dylan Allen, è stato una bella scoperta, che mi è entrata nel cuore con questo romanzo: The Legend, per il quale devo ringraziare la Triskell Edizioni.

Secondo della serie Rivers Wilde, ma assolutamente autoconclusivo e leggibile come stand-alone.

Un romanzo ambientato principalmente a Houston che vede scattare la scintilla tra i giovanissimi Kalilah e Remington, nella biblioteca di casa di lui durante una festa tra adulti, dove i due si erano rifugiati senza aspettarsi questo incontro fortuito di cui entrambi approfittano, mettendo a nudo il rapporto problematico con le rispettive madri. 

Scatta fin da subito un’intesa inaspettata che li legherà per sempre nonostante appartengano all’opposta classe sociale.  Dopo una splendida estate insieme purtroppo le decisioni delle loro madri li faranno allontanare per anni. 

I due si incontrano di nuovo dopo qualche anno, ma nuovamente dovranno accettare il destino che li ha fatti separare e che ancora adesso li porta su strade diverse. Ma la loro passione arde ancora nei loro cuori, così molti altri anni dopo ancora, finalmente si ritrovano uno di fronte all’altra e questa volta dovranno fare i conti con i loro cuori e le proprie decisioni. Chissà come andrà a finire?

È un romanzo in cui Dylan Allen  alterna  i POV di Kal e  Remi,  che inizia nel presente per poi portarci subito nel passato con un flashback dei loro diciassette anni.

“Non appena faccio un passo oltre la tenda, lui si volta nella mia direzione. Mi fermo di botto e fisso il bambino più bello che abbia mai visto.”

“«Non so che aspetto hai quando strizzi gli occhi come una pazza perché non riesci a vedere. Ma, secondo me, così sei molto carina.»”

 

Da lì scorre in ordine cronologico diviso in tre parti in base agli anni che passano e ai fortuiti incontri che li riuniscono in tre età diverse .

“Non so se lo rivedrò ancora, ma so che non lo dimenticherò mai. E solo pensare che possa avere una parte di me mi fa sentire come se qualcuno mi vedesse. Scriverò i nostri lieti fine non appena avrò un nuovo taccuino. E so che lui farà parte della storia che scriverò per me.”

“..mi accorgo subito che è la ragazza della biblioteca di tanti anni fa. Quella che ha lasciato quel taccuino pieno di storie fantastiche.”

 

Mi è piaciuta molto questa divisione temporale e vedere come i personaggi siano cambiati negli anni, in base alle loro vite o come non sia cambiata affatto l’attrazione e la chimica che c’è tra loro. 

Ad ogni età dovranno scontrarsi con impedimenti difficili da sormontare e ancor più da accettare, soprattutto dopo dei malintesi lasciati irrisolti negli anni. 

Le vite di entrambi sembrano essere state manipolate dalle loro madri, scopriranno dopo anni di aver creduto delle cose per poi scoprire essere solo delle bugie ben architettate, e queste sono verità difficili da accettare.

Kalilah e Remington sembrano destinati al loro lieto fine, ma ogni volta qualcosa li allontana…finché non si scioglieranno i nodi venuti al pettine purtroppo dopo anni.

“«Mi amavi?» «Amo. Tempo presente.»”

Ci sono decine di passaggi che ho evidenziato e mi piacerebbe condividere con voi ma mi dilungherei troppo o vi svelerei troppo..

Una scrittura naturale e scorrevole, personaggi reali e ben descritti così come i luoghi in cui sembra di stare. Mi è davvero piaciuta molto la qualità di scrittura di Dylan Allen in The Legend. 

Il titolo a proposito è dedicato al giovane Remi soprannominato appunto The Legend al college per le sue qualità nel Basket. Questo soprannome lo seguirà per altri motivi durante la sua vita fino alle ultime pagine del libro..

Il personaggio di Kalilah è davvero impavido, combatte da una vita per uscire dallo stato sociale in cui la madre la trascina da sempre . Riesce a non commettere i suoi errori e a seguire i suoi sogni anche se ne dovrà accantonare altri. Riesce ad affermarsi come donna anche se dovrà combattere contro stereotipi sociali anche nella vita privata.

Remington che invece è un rampollo di famiglia ricca, bello, bravissimo a Basket e poi come avvocato, sembra essere l’uomo perfetto, ma il suo cuore non sarà mai in grado di legarsi a nessuno se non a quello di Kal che però non può avere. 

Vive seguendo il mito del padre morto quando lui aveva solo due anni. Si impegna a mantenere alto il suo nome anche a costo di rinunciare a tanto altro nella sua vita, ma gli mancherà vivere il vero amore, gli mancherà la figura del padre soprattutto crescendo con una madre rigida e calcolatrice che gli nasconderà la verità per anni.

“Ci fissiamo. Madre e figlio. Nemici. Rotti. Tra di noi non c’è altro che un mare di vetri in frantumi che nessuno dei due è disposto a tentare di attraversare. Questa non è la mia famiglia, non è casa mia. Non so chi sono. O cosa sono. Ho vissuto tutta la mia vita lasciando che una bugia guidasse le mie decisioni. L’uomo a cui mi sono ispirato era solo un mito. Mi sono costretto a seguire le sue orme anche quando la donna che amo mi è sfuggita dalle mani.”

Un romanzo quindi molto sofferto e combattuto ma con molti “lieti fini” e momenti intensi .

The Legend di Dylan Allen vi piacerà sicuramente .

Ringrazio Triskell Edizioni per avermi dato la possibilità di leggerlo in anteprima e ve lo consiglio vivamente.

A presto Orny T.