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Recensione: Un miliardario alla mia scrivania - Annika Martin

Titolo: Un miliardario alla mia scrivania 

Autrice: Annika Martin 

Casa Editrice: Triskell Edizioni

Genere: Romance

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TRAMA

La mia imitazione del nostro capo miliardario ha fatto ridere tutti. Beh… quasi tutti. Il peggior. Scherzo. Mai fatto!

Era solo una stupida beffa. Un’imitazione sciocca del mega-miliardario senza volto che possiede la nostra mega-società internazionale.

E sì, ci sono state risate. Forse anche qualche fischio e alcuni urli.

Come potevo sapere che Dave della contabilità era in vivavoce con il mega-miliardario? O che lui mi avrebbe ascoltata mentre lo prendevo in giro per dieci minuti di fila.

Uhm… avrebbe potuto annunciarsi!

Dicono che sia un noto playboy. Un mascalzone che prende a pugni i paparazzi. Un ragazzaccio del jet-set internazionale.

E ora è deciso a rintracciare la burlona. Cioè io.

Evviva!

Ma in questo ufficio siamo uniti come una famiglia: i miei colleghi non faranno mai la spia, nonostante le pressioni dall’alto. Inoltre, chi porta i biscotti? Moi!

Dopo qualche mese, le cose si calmano e sono abbastanza sicura di essere salva.

Grazie al cielo, perché ho il mio bel da fare con l’indolente e arrogante nuovo assunto. Ha la peggiore etica del lavoro che abbia mai visto: come ha fatto a ottenere il posto? Non sa come funziona un distributore automatico e rimane perplesso quando gli chiediamo di firmare un biglietto per il compleanno di qualcuno. È come se non avesse mai lavorato in vita sua.

A poco a poco, però, ci stiamo avvicinando. È divertente. Sexy. Terribile. Tuttavia, non è adatto a me. Mi piacciono gli uomini rispettabili con una solida etica del lavoro.

Inoltre, non riesco a togliermi di dosso la sensazione che stia nascondendo qualcosa…

RECENSIONE

Ciao a tutti! 

Oggi voglio parlarvi del volume 7 della serie Billionaires of Manhattan di Annika Martin. Nonostante si tratti di un settimo volume, i libri sono tutti autoconclusivi, per cui potete leggerlo tranquillamente anche senza aver letto gli altri.

Sono tutti accomunati dal fatto che i personaggi maschili siano miliardari.

Ed eccoci qui al volume sette ovvero Un miliardario alla mia scrivania.

Personaggi di questo libro sono Jaxton e Jada.

I due non avrebbero mai nemmeno dovuto incontrarsi dato che vivevano in due continenti diversi!

Ma complice il fatto che Jaxton abbia preso il posto dei suoi genitori e abbia fatto un discorso e una stupida imitazione fatta da Jada …le cose cambieranno.

E’ successo tutto per caso, la squadra di lavoro aveva appena ascoltato il discorso del nuovo proprietario quando proprio mentre Jada faceva la sua imitazione, per sbaglio un suo collega ha richiamato il numero del capo, facendogli sentire che lo stavano prendendo in giro.

 

<<Non è possibile che ci incastrino, non è così che funziona questo sistema telefonico.» Si rimette a sedere: in questi giorni si stanca con facilità. «Con il richiamo

automatico, in Europa si visualizzerà il numero principale della SportyGoCo Inc., ma non possono individuare il reparto. In questo edificio ci sono dieci dipartimenti e cinquecento dipendenti. Non sapranno mai che siamo stati noi.»

«Troveranno una scusa per l’inoltro della chiamata,» dice Renata. «Questa telefonata resta tra noi.>>>

Mi avvolgo le braccia intorno al busto. «Dio, cosa ho fatto?>>

«È stata la cosa più divertente di sempre!» dichiara Renata.

<<<Inoltre, voglio dire, quell’accento!» prosegue Lacey.

«Che si fottano. Nessuno farà la spia,» dice Dave. <<Ti copriamo le spalle, Jada.»

«Patto!» dice Renata. «Patto solenne. Non lo confesseremo mai. Non uscirà da questa sala conferenze che è stata Jada.»

Gemo.

Shondrella, però, mi rassicura: «Sei sempre così professionale e positiva, Bert non lo capirà mai. Nessuno qui lo rivelerà. Nessuno lo indovinerà, capito?>>

<<Non dobbiamo fare niente,» ricorda Renata a tutti. Tira fuori il suo rossetto rosso sangue e ne applica uno strato bello spesso. «Li farà impazzire. Sarà divertente.»

 

Ovviamente Jaxton non la prende affatto bene e incarica immediatamente di trovare la colpevole. I suoi sottoposti si attivano subito per cercare di rintracciare l’ufficio dalla quale è stata fatta la chiamata ma senza successo.

 

 

 

«Per quanto riguarda chiunque sia stato, naturalmente quella persona sarà individuata

e licenziata,» dice Barclay. «Non ce n’è bisogno. Ci penserò io,» esclamo.

Tutti mi guardano, stupefatti.

«Cosa?» dice Charley.

<<Scopri chi è. Da lì in poi ci penserò io,» ripeto.

«Cosa vuole dire?» chiede Barclay.

«Voglio dire: identificate la persona e ditemi chi è,» spiego. «E, da lì in poi, provvederò

io a punirla.»

Charley sembra sconcertato. «Che cosa hai intenzione di fare?>>>

<<Quello che mi pare,» rispondo con disinvoltura.

«Non c’è dubbio che si sia trattato di una chiara insubordinazione,» dichiara Barclay,

nervoso. <<Incauta, se non addirittura offensiva, non c’è dubbio. Ma arrivare a tanto per licenziarla di persona…>>

«Non ho detto che voglio licenziarla,» lo correggo.

Barclay sembra sollevato.

<<Ho detto che la punirò. Potrei farla squartare. Forse, farla appendere per i pollici.

E c’è sempre la possibilità della piscina con i piranha. Ci sono molti modi per distruggereuna persona. Dammi un nome, Barclay.»

 

 

Poco dopo, quando riferiscono a Jaxton di non essere riusciti a rintracciare la colpevole, lui decide di recarsi nell’azienda di persona sotto mentite spoglie per  riuscire ad incastrare chi ha osato prenderlo in giro.

E così dopo una trasformazione per renderlo irriconoscibile viene assunto presso l’azienda come fattorino delle consegne.

Lì si troverà di fronte ad una realtà che non aveva mai nemmeno immaginato.

Una tra le prime persone che lui conosce è proprio Jada, ma le sembra una che non scherzerebbe mai, è così ligia al dovere, quindi la esclude.

Continua la ricerca e si rende conto che nessuno le dirà chi è stato. Sono così tutti affiatati…

 

 

«Oh, mio Dio. Farò finta che tu non l’abbia detto. Stiamo lottando per la nostra vita qui e ci mandano Don Giovanni, il fattorino presuntuoso?»>

<<Don Giovanni, il fattorino presuntuoso?>>

<<<Esatto.>>

Un soprannome. «Mi piace.»>

Le sue narici si dilatano. «Come vuoi!» Torna di corsa al suo cubicolo e si siede. Io rimango al mio posto e combatto l’impulso di seguirla.

 

 

Lì sono tutti una grande famiglia, si proteggono, cercano in tutti i modi di combattere il licenziamento imminente e soprattutto cantano per un cactus!

Si chiede più di una volta dove è finito e sebbene la tentazione di ritornare sia forte, non molla, deve prima trovare la colpevole.

Ma più lavora lì più si accorge che le cose non quadrano,  l’amministratore delegato è un bullo che sta cercando di far fallire l’azienda.

Come mai? Riuscirà Jack, così si fa chiamare, a capire chi lo stava prendendo il giro? Qualcuno lo riconoscerà nonostante la sua trasformazione?

Ma è proprio sicuro che non sia stata Jada ad imitarlo?

Tra riunioni, battutine e vari tentativi per far fallire le consegne e l’azienda i due si avvicineranno. Cosa accadrà quando Jada capirà che Jack non è un semplice fattorino ma un miliardario?

Avevo già letto qualche altro libro della serie e proprio come le altre volte anche questo libro mi è piaciuto un sacco, perchè nonostante siano tutti accomunati dal fatto che i protagonisti siano dei miliardari, tutti si innamorano di donne forti e cambiano vita. Oltre alla storia d’amore ci ritroviamo anche tante altre storie che hanno reso il personaggio così duro e spietato e che solo l’aiuto e l’amore  da parte della donna riuscirà a cambiare in meglio.

Mi è molto piaciuto il personaggio di Jada, legata tantissimo al suo lavoro e ai suoi colleghi di lavoro, tanto da aver preso il posto della sua famiglia.

Anche Jaxton ha avuto una crescita nel corso della storia che me lo ha fatto rivalutare. Il doppio pov anche in questo caso ci dà una visione completa della storia e delle emozioni dei due protagonisti.

Insomma se volete passare un paio d’ore assieme ad un miliardario amante della velocità questo libro fa per voi.

Buona lettura,

Terry.

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