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Recensione: Snow Falls - Irene Pistolato

Titolo:  Snow Falls 

Autrice: Irene Pistolato

Casa Editrice: Triskell Edizioni

Genere: Contemporay – Music Romance

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TRAMA

Victor Stanley è il frontman degli Hellnotes, una rock band formata con i suoi migliori amici quando avevano diciotto anni.

Ora di anni ne ha quaranta, da venti sta scalando le classifiche con la sua musica, ma da un po’ di tempo non riesce più a riconoscersi quando si guarda allo specchio.

Ha bisogno di una pausa, di ritrovare se stesso e l’ispirazione che sembra averlo abbandonato.


Si ritrova così a Snow Forest, nell’innevato Minnesota, in uno chalet sperduto insieme a Copper, il suo gattone rosso. Quando rimane all’improvviso senza energia elettrica, invece del proprietario che ha già conosciuto, si trova davanti una donna bellissima che non ha idea di chi sia Victor.

Ed è tutto quello che ha sempre desiderato.
Forse è stato il destino a condurlo proprio a Snow Forest.

Tra paesaggi innevati e le note ritrovate grazie alla nuova musa, Victor riuscirà a riscoprire se stesso e a ritrovare la passione perduta negli anni?

RECENSIONE

Salve readers, il libro di cui voglio parlarvi oggi è Snow falls di Irene Pistolato. Di questa autrice credo d’aver letto tutto quello che ha pubblicato o quasi, ha uno stile pulito, fresco e passionale, sa costruire trame mai banali che riescono a tenermi legata al libro dalla prima all’ultima pagina senza pause, le sue storie son sempre da leggere tutte d’un fiato e anche Snow falls è una di quelle.

Victor, è un musicista, è il frontman degli Hellnotes, è un uomo di successo, ma da un po’ quello che ha non gli basta più, non si sente realizzato, non sente più la spinta che prima gli faceva scrivere i suoi pezzi, sente la mancanza di qualcosa, di non essere più sé stesso fino in fondo. Vic, ha attorno una famiglia amorevole composta dai suoi amici e dalle loro famiglie, ma a lui questo non basta più, ormai è pronto per avere una famiglia tutta sua, peccato che non abbia mai trovato la persona giusta.

Negli occhi di Harold leggo ilarità. «Cosa c’è?» chiedo con angolo della bocca sollevato. Scuote la testa, ridacchiando. «È che non avrei mai detto che un omone come te amasse i felini. Sei un rocker gattaro.» Scoppio a ridere, buttando persino la testa all’indietro. «Si, lo sono.» «Ma non è una notizia che ami diffondere.» Mi piace quest’uomo, è perspicace. «Vero. È qualcosa di solo mio, non so se mi capisci.» Annuisce. «Certo. Non so come fai a convivere con fama e successo.» A volte me lo chiedo anch’io. Mi stringo nelle spalle. «Abitudine, credo.» La mia risposta sembra bastargli. «Bene, ti lascio le chiavi. Per qualsiasi cosa chiamami, okay? Riposati, rilassati e non pensare a niente per un po’. Snow Forest ti aiuterà a ritrovare te stesso.» Me lo auguro davvero tanto.

Alice, inizialmente mi stava un po’ antipatica, comprensibili le sue ragioni, ma non il modo in cui si poneva, almeno per me, è stata un filo troppo acida all’inizio. Essendo però una donna assennata, un po’ alla volta ha capito di non aver bisogno di proteggersi da Victor e le cose fra loro sono migliorate, dando così più spazio alla scintilla che sfregolava tra loro fin dal primo incontro.

Da allora non mi fido più degli uomini, soprattutto se hanno un conto in banca molto più sostanzioso del mio. Lo so, non dovrei generalizzare, ma non voglio ripetere l’esperienza. Così mi tengo lontana dagli uomini in generale o meglio li tengo a distanza trattandoli un malo modo. Ormai è un riflesso incondizionato. Forse un giorno ne troverò uno che riuscirò a tollerare e che cancellerà del tutto dalla mia mente quel pessimo ricordo per crearne di nuovi e più belli. Non sono così ottimista, non credo che quell’uomo esista.

Snow falls è un libro che racconta il percorso di crescita interiore di due protagonisti molto ben caratterizzati. Victor in quel paesino innevato ritrova il suo entusiasmo, i cittadini che non lo assillano gli permettono di vivere il suo periodo di pausa in modo sereno e rilassato, la conoscenza, l’attrazione e i vari battibecchi con Alice fanno rinascere in lui anche la vena artistica, permettendogli di tornare a scrivere la sua musica. Alice, aveva bisogno di qualcuno come Vic, che non solo le curasse le ferite del passato, ma che le dimostrasse che non tutti gli uomini sono uguali e che non si è felici col cuore sotto ghiaccio.

«Tranquilla, ci penso io,» la rassicuro baciandole il capo nel passarle accanto. Lei mi afferra un braccio e mi trattiene. «Promettimi di non spezzarle il cuore.» Non serve che mi dica di chi sta parlando, non sono un cretino. «È più probabile che sia lei a spezzare il mio, ma ti prometto che non le farò mai del male.» «Tu sei quello giusto per lei, spero se ne renda conto,» mi dice con convinzione. «Spero di esserne degno.» «Lo sei.» Mi bacia la guancia con tenerezza. «Sei il meglio che potesse mai capitarle.»

Come tutte le storie di Irene anche questa è dolcissima, ma con la giusta dose di eros e una spolveratina di mistero, essendo raccontata col doppio pov alternato permette di vivere sulla propria pelle ogni emozione di entrambi i protagonisti. Molto ben costruiti anche i personaggi secondari e l’antagonista “cattivo”, ma una menzione d’onore va senza dubbio a Copper, il meraviglioso micione di Victor. Ecco di questo bellissimo libro non vi dirò altro se non che ve ne consiglio la lettura, quindi cosa aspettate? Buona lettura, Jenny.

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