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Recensione: I vampiri di Marchwood. Hidden - Shalini Boland

Titolo: Ivampiri di Marchwood. Hidden 

Autrice: Shalini Boland

Casa Editrice: Newton Compton Editori

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TRAMA

Innamorarsi non è mai stato più pericoloso.


Ribelle e tenace, Madison Greene ha sempre dovuto lottare per sé e per il fratello Ben, dopo che sono rimasti soli al mondo. 

Ma il giorno del suo diciassettesimo compleanno tutto cambia: qualcuno ha lasciato in eredità a lei e a Ben una fortuna, che comprende una quantità di denaro inimmaginabile e Marchwood House, una grande dimora piena di fascino e mistero. 

La condizione per ottenere tutto quanto? Madison e Ben dovranno trasferirsi nella nuova casa e viverci stabilmente. Basta poco perché si rendano conto che Marchwood House nasconde mille segreti. 

Esplorando la tenuta tentacolare, Madison trova alcune casse polverose e, incuriosita, decide di dare una sbirciata al contenuto. 

All’interno ci sono delle statue e una di queste ritrae il ragazzo più bello che abbia mai visto. Quando lui all’improvviso apre gli occhi e le svela la sua vera identità, Madison capisce di essere perduta. Potrà davvero donare il suo cuore a qualcuno che è tanto sexy quanto letale?

RECENSIONE

Ciao a tutti amanti della lettura!

Con questa lettura di cui sto per parlarvi mi sono lanciata in un genere a me abbastanza lontano. Non proprio la mia confort-zone, mai mi sarei mai immaginata di adorare così tanto questo romanzo horror fantascientifico, Hidden primo libro della trilogia I vampiri di Marchwood, scritto da Shalini Boland, una scrittrice bravissima che non conoscevo. Ringrazio Newton Compton che con questa trilogia in uscita in Italia me ne ha dato la possibilità.

Ebbene come dicevo non è il mio solito genere di lettura, ma mi ha davvero conquistata. Il modo di scrivere di Shalini Boland è a mio avviso superlativo, mai un momento lento, mi ha incollato alle pagine, ma soprattutto ha saputo portarmi in Cappadocia, in Francia e Inghilterra alla fine del 1800 con descrizioni e dialoghi impeccabili.

 

All’inizio infatti ciò che mi ha conquistato è stato l’alternarsi della storia tra i due protagonisti: Madison in Inghilterra ai giorni nostri e Alexander nel 1881 da Parigi alla Cappadocia fino a Marchwood house in Inghilterra dove si incontrerà nel presente con Madison , catapultato a più di cento anni dopo il suo ultimo giorno da “sveglio”.

 

Le vite così opposte e diverse dei due si intrecciano infatti ad un certo punto del romanzo per non dividersi più, ma non dobbiamo commettere l’errore di dare per scontato che sia la “solita“ storia d’amore tra il bel vampiro e la giovane umana! E’ un’intreccio sorprendente ed avvincente dall’inizio alla fine che ci lascerà l’acquolina in bocca in attesa del secondo libro che uscirà il 20 febbraio sempre per Newton Compton. Non vedo l’ora di immergermi nuovamente nelle avventure di Madison e della famiglia di vampiri di Alexander.

 

Viene raccontato in terza persona al passato da un narratore esterno, i dialoghi rispecchiano fedelmente ed abilmente i personaggi e la loro classificazione nello spazio e nel tempo. A volte la diversità di classe sociale ed epoca tra i protagonisti diventa anche divertente.

Nonostante sia classificato tra gli horror, non è una storia inquietante, ma leggibilissima da tutti.

Madison e’ una ragazza di 17 anni che ne compie  18 nel corso della storia , con un fratellino Ben di 12 di cui si deve occupare. I due sono orfani e in famiglia affidataria, ma presto si trasferiranno nella grande villa in campagna a Marchwood vicino a Tetbury, lasciando Londra, grazie ad un’inaspettata eredità che cambierà completamente la vita dei due fratelli fino a quel momento quasi poveri e soli.

La ragazza ha del carattere e coraggio da vendere durante tutta la storia, sia nella quotidianità a scuola, nei rapporti difficili con i genitori affidatari, ma soprattutto nel momento in cui prenderà la decisione di trasferirsi col fratellino nella grande villa da soli, decisione che li porterà all’incontro con la figura pericolosa del bel vampiro Alexander. Non sarà così semplice l’incontro tra i ragazzi umani di oggi e un immortale vampiro di quasi 150 anni.

Alexander invece ci farà conoscere subito il suo bellissimo carattere e la sua bella famiglia Parigina del 1881. Viaggeremo con loro fino in Cappadocia dove succederà di tutto durante la scoperta di un importante sito archeologico antichissimo. Si risveglierà al giorno d’oggi in quella che adesso è la dimora di Madison e Ben, catapultato più di cento anni dopo in una nuova epoca così diversa. Avrà il sopravvento il suo carattere amorevole, gentile e premuroso sul suo essere un vampiro e grazie a questo allaccerà i rapporti con i nuovi padroni di casa fino ad innamorarsi della giovane e bella Madison. Ma non sarà così semplice… anche a lui mancherà la sua famiglia e i suoi cari… entrambi soli i due ragazzi, umana e vampiro, si innamoreranno e troveranno l’uno nel mondo dell’altro la loro grande famiglia finalmente.

Non mancano ovviamente le figure antagoniste sia tra gli umani che tra i demoni . Molto presenti, ben descritti e parte integrante della storia sono i parenti e amici di Alexander del 1881.

Una storia quella di Hidden I vampiri di Marchwood ricca di mistero, adrenalina, caparbietà e forza d’animo, ma anche tenerezza , amore e fratellanza.

Vi lascio alcuni tra i tanti estratti che ho evidenziato senza svelarvi troppo e mi auguro di avervi invogliato alla lettura di Hidden primo volume della trilogia I vampiri di Marchwood perché merita il vostro tempo sicuramente! Orny T.

 

 

 

 

“Nulla l’aveva preparata a quel momento. Perché lì, in tutto il suo splendore settecentesco, si ergeva la casa più bella e mozzafiato che avesse mai visto. Finestre a ghigliottina con infissi in legno grigio chiaro si avvicendavano su ben tre piani di proporzioni perfette. I toni caldi e dorati della pietra si sposavano a meraviglia con i giardini rigogliosi e colmi di fiori, mentre il glicine lilla si inerpicava in maniera adorabile sull’imponente portone d’ingresso in legno massello. Era una casa che sembrava uscita da un libro di fiabe. Tutte le preoccupazioni di Maddy, i suoi dubbi su Trevor e Angie, sul lasciare Londra, sull’andare d’accordo con i custodi e ogni altra cosa, all’improvviso evaporarono nel nulla. Perché in quel momento, in quell’attimo struggente, finalmente capì che era quello il posto in cui doveva stare.”

 

 

“Quando Ben arrivò a casa, lei gli raccontò dei tesori nascosti che aveva trovato in cantina. «Intendi un mucchio di vestiti vecchi?». Lui si preparò un panino con la marmellata. «Non erano solo vestiti vecchi. Comunque sia, sono stupendi ed è probabile che appartenessero ai nostri antenati. E poi c’era questa cosa luccicante sul muro. Non so cosa fosse, però. Guarderò meglio domani».”

 

 

“«Bizantino, credo. Sì, questo abbigliamento è di epoca bizantina. È lo stesso genere di vestiario raffigurato negli affreschi. Parliamo del settimo o dell’ottavo secolo dopo Cristo, direi. Guardiamone un altro. Sono così belli, così ipnotici». Didier contemplò la statua di una donna ingioiellata con una veste color senape e una cintura dorata. Indossava uno splendido copricapo e un mantello blu notte impreziosito di perline. Il suo pallido viso scolpito era incantevole. L’uomo rimase ipnotizzato dalla sua bellezza.”

 

“Un giorno, il subconscio di Alexandre avvertì un cambiamento. Lui era ancora addormentato, imprigionato dentro sé stesso; eppure, una parte minuscola della sua mente aveva notato un impercettibile mutamento: una specie di luce aveva rischiarato l’ambiente che lo circondava. Una freschezza e una dolcezza nell’aria avevano trasformato il suo universo buio in un brevissimo attimo di calore. Quella sensazione svanì con la stessa rapidità con cui era sopraggiunta, ma ben presto cominciò a ripresentarsi con una frequenza sempre maggiore, e lui si sentì come se fosse stato meno solo. Tuttavia, ancora non si mosse. Rimaneva intrappolato nel suo coma secolare; un prigioniero che riusciva a riemergere soltanto per metà dal profondo dell’abisso, superando strati su strati di gelida e buia incoscienza.

….

Era certo che non l’avrebbe mai dimenticato, se avesse avuto un incontro con una creatura così straordinaria, eppure c’era qualcosa di familiare in lei; qualcosa a cui non riusciva a trovare la giusta collocazione.”

 

 

“Era proprio ciò di cui aveva bisogno. Senza di lei sarebbe stato perso, privo di punti di riferimento e del tutto alla deriva. Insieme a Ben, cominciavano a diventare una gran bella squadra: una specie di famiglia. Tre individui soli al mondo, che però potevano contare gli uni sugli altri.”

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!